22 giugno 2018, pista di Madrid: Filippo Tortu sfreccia per fermare il cronometro sul tempo di 9”99, record italiano dei 100 metri. Più veloce del record storico appartenuto a Pietro Mennea e primo italiano a scendere sotto i 10 secondi.
Due anni, un infortunio che nel 2019 ha segnato buona parte della preparazione e una pandemia dopo, la stagione agonistica del velocista di Costa Lambro è pronta per cominciare. L’atletica è ripartita nel fine settimana con le prime gare, per Tortu l’appuntamento è fissato per il 4 luglio sulla pista “amica” dello stadio Raul Guidobaldi di Rieti per la seconda edizione della Fastweb Cup.
L’anno scorso su quel rettilineo era volato al traguardo in 9”97 e solo il vento aveva negato la gioia di un nuovo record.
Oggi le condizioni sono diverse: l’atletica è tornata in pista dopo l’emergenza coronavirus ma vige ancora il protocollo che per esempio impone di correre a corsie alternate per garantire il distanziamento sociale. Anche per questo Tortu ha messo la faccia per la campagna #Sport4Recovery che chiede “di riaprire lo sport organizzato il più rapidamente e al massimo della sicurezza possibile”.
«Spero che nelle prossime settimane cambi il protocollo – auspicava il velocista – Tornare a gareggiare è un bel segnale, anche se rischia di essere a porte chiuse. Sarà impressionante. Il silenzio è bello quando stai sui blocchi, ma solo perché è seguito dal boato».