Filippo Tortu e Nadia Battocletti sono i capitani dell’Italia pronta a battagliare negli Europei a squadre di Madrid. Due anni fa, a Chorzow in Polonia, l’Italia aveva conquistato una prima storica vittoria. Il velocista brianzolo è convocato per la 4×100 insieme a Lorenzo Patta, che correrà i 100 metri, Eseosa Desalu, che correrà i 200, e poi Samuele Ceccarelli, Filippo Randazzo, Roberto Rigali. Assente il campione olimpico Marcell Jacobs che, tornato alle gare una settimana fa sul rettilineo di Turku, è di nuovo alle prese con un condizione fisica da recuperare.
Il giussanese Vladimir Aceti è convocato per la 4×400 mista. Nell’alto in pedana il giovane padernese Matteo Sioli. Riserva viaggiante è la mezzofondista besanese Laura Pellicoro.

Atletica: capitan Tortu e i brianzoli per gli Europei a squadre a Madrid, i convocati
A Madrid gare fino a domenica 29 giugno. Sono 51 gli azzurri presenti, 26 uomini e 25 donne. Nel team due medaglie olimpiche di Parigi: l’argento dei 10.000 Nadia Battocletti (a Madrid nei 5000), quattro volte campionessa europea negli ultimi dodici mesi, e il bronzo dei Giochi Mattia Furlani (lungo), medaglia d’oro ai Mondiali indoor di Nanchino. Oltre alla 4×100 d’oro a Tokyo 2020.
Sono 7 i campioni europei individuali in carica presenti: oltre a Battocletti, ci sono Yeman Crippa (qui nei 5000), Leonardo Fabbri (peso), Lorenzo Simonelli (110hs) e Sara Fantini (martello), tutti d’oro a Roma, e le campionesse europee indoor di Apeldoorn Larissa Iapichino (lungo) e Zaynab Dosso (100 e 4×100). Tra gli altri selezionati, i primatisti italiani Alessandro Sibilio (400hs), Giada Carmassi (100hs), Ayomide Folorunso (400hs), Daisy Osakue (disco), il bronzo europeo indoor dell’alto Matteo Sioli.
Atletica: capitan Tortu e i brianzoli per gli Europei a squadre a Madrid, la carica del dt La Torre
«Non siamo i favoriti come due anni fa, quando abbiamo vinto la Coppa per la prima volta nella storia, ma siamo una squadra forte e rispettata dalle altre nazioni – ha commentato il dt Antonio La Torre, invitando gli atleti a “battersi fino all’ultimo” – In questo grande gioco collettivo ognuno deve fare la propria parte. Ai top chiedo di essere top fino in fondo, di ‘caricarsi’ la squadra con il sorriso e di dare l’impulso a quelle che ormai non possiamo più chiamare ‘seconde schiere’».