Aci Rally Monza, domenica decisiva per la gara e i titoli mondiali dopo la neve di Selvino – FOTO

Mancano i 40 chilometri di prove tutti nell’area dell’Autodromo Nazionale Monza in programma domenica 6 dicembre per incoronare il vincitore dell’Aci Rally Monza e del Mondiale 2020. Sabato la prova speciale a Selvino con ghiaccio e neve. Le auto hanno attraversato alcuni Comuni del Vimercatese lasciandosi ammirare anche sotto la pioggia.
Aci Rally Monza 2020: venerdì #31, MUNSTER - LOUKA, HYUNDAI NGi20, CINTURATO2 - foto Fabio Vegetti/ilCittadinoMB
Aci Rally Monza 2020: venerdì #31, MUNSTER – LOUKA, HYUNDAI NGi20, CINTURATO2 – foto Fabio Vegetti/ilCittadinoMB

Mancano 40 chilometri di prove tutti nell’area dell’Autodromo Nazionale Monza e, previsioni alla mano, sotto la pioggia attesa per tutta la giornata di domenica 6 dicembre per incoronare il vincitore dell’Aci Rally Monza e del Mondiale 2020.

Dopo la terza giornata di sabato, con la prova speciale a Selvino con neve e ghiaccio, la classifica sembra delineata. Era considerata la tappa decisiva e così nei fatti è stato con la pioggia che nei tratti più alti si è trasformata appunto in neve e ghiaccio.

Al comando della gara ci sono portati Sebastien Ogier con Julien Ingrassia, sulla Yaris WRC del team Toyota Gazoo. Il sei volte campione del mondo era in una gara con l’unico obiettivo di vincere e tentare di conquistare l’ennesimo titolo iridato; un progetto alla vigilia molto difficile da realizzare, ma che è diventato più concreto dopo la scivolata fuori strada, sulla neve della prova di “Gerosa”, di Elfyn Evans in coppia con Scott Martin, sulla Yaris WRC del team Toyota Gazoo. L’attuale capo classifica del mondiale, al quale bastava un piazzamento per vincere il titolo, sarà costretto a giocarsi il tutto per tutto nell’ultima tappa, sperando in qualche errore dell’avversario, suo compagno di squadra.

Ma l’uscita di strada di Evans ha anche indirizzato il titolo Costruttori verso la Corea con la Hyundai che ha attualmente in seconda e terza posizione della classifica assoluta le due i20 Coupé Wrc di Dani Sordo, con Carlos Del Barrio, secondi, e di Ott Tanak insieme a Martin Jarveoja, terzi.

Dopo il primo colpo di scena con la non partenza di Thierry Neuville, destinato a rientrare domenica con la sua Hyundai i20, la tappa ha messo in difficoltà anche molti altri tra i big: il britannico Gus Greensmith, Ford Fiesta Wrc, e il norvegese Ole Christian Veiby, Hyundai i20 Wrc, entrambi capottatisi sulla lunghissima prova di Selvino, a poche centinaia di metri l’uno dall’altro.

In testa alla WRC 2 si conferma leader il norvegese Mads Ostberg con Torstein Eriksen sulla Citroen C3, nono in classifica assoluta e vincitore delle PS 7 e 9 dove ha preso il comando su Pontus Tidemand, lo svedese che su Skoda Fabia pensa al titolo iridato ed è leader del mondiale. Terza posizione per il ceco Jan Kopecky, anche lui su Skoda e in affanno sui tratti con più neve.

Con la sesta posizione assoluta il norvegese Andreas Mikkelsen, navigato da Andreas Jaeger su Skoda Fabia, ha difeso la testa della classifica WRC 3 dagli attacchi degli avversari.

Lo svedese Tom Kristensson navigato da Joakim Sjoberg ha preso il largo e ha il titolo nel mirino nella classifica Junior WRC, tra i giovani tutti al volante delle Ford Fiesta made in M-Sport. Sulla PS 7 è stato costretto allo stop il lettone Martins Sesks per un’uscita di strada.

Ha spiccato tra i privati sulle regional car il veronese Umberto Scandola navigato da Guido D’Amore che sulla Hyundai i20 NG ha vinto con il miglior tempo in assoluto la PS 11 e anche nella PS 8 è stato il migliore in WRC 3, grazie all’indovinata scelta di pneumatici da neve. Il pilota veneto, nel giorno del suo compleanno ha riportato un nome italiano in vetta alla classifica di una speciale iridata. Non accadeva dal Rally di Turchia 2008 quando autore dell’impresa furono Gigi Galli – Giovanni Bernacchini su Ford.