A Monza la festa per i primi 40 anni dell’Ussmb, l’unione delle società sportive

Grande festa allo Sporting di Monza per i primi 40 dell’Ussmb, l’unione delle società sportive di Monza e Brianza. Presente chi ha fatto la storia dell’Unione e il ricordo di chi non c’è più. Lettera (e complimenti) del presidente del Coni, Giovanni Malagò.
Il presidente Pietro Mazzo alla festa per i 40 anni dell’Ussmb
Il presidente Pietro Mazzo alla festa per i 40 anni dell’Ussmb Redazione online

Bacciagaluppi, Bonsignore, Sala e Baldoni. Quasi come Zoff, Gentile, Cabrini e Oriali. Da pronunciare d’un fiato, rigorosamente. Perché la formazione della prima squadra di via Amati, scantinato scuro di una serata piovosa, era quello di un gruppo che ha fatto grande lo sport a Monza. Di più, in Lombardia. Pietro Mazzo, in campo dal primo minuto nella partita per creare l’Unione società sportive monzesi – a cui da qualche anno fa appendice la “b” di Brianza, nell’acronimo che la condensa – cita i nomi di chi, proprio in quella prima riunione informale e sgocciolante di passione, ha messo insieme l’Ussm. Sono trascorsi 40 anni e le 30 società sportive sono diventate, nel tempo, anche 100: «Un sogno. Non avrei mai immaginato di essere qui oggi, a ricordare quei giorni. Se lo posso fare è solo grazie a quattro parole: passione, amicizia, cuore e fortuna».

Ad ascoltarlo, nel compleanno allo Sporting di giovedì scorso, ci sono i compagni di una vita. Le associazioni sportive, prima di tutti. Ma anche chi negli anni ha conosciuto Mazzo e il gruppo che rappresenta. Il sindaco Roberto Scanagatti, l’ex presidente della Provincia, Dario Allevi. Il consigliere Acm Enrico Radaelli, il procuratore Sias Francesco Ferri, il suo predecessore Paolo Guaitamacchi, l’ex sindaco Pier Franco Bertazzini, l’ex presidente Panathlon Franca Casati.


E una lettera di Giovanni Malagò, presidente del Coni: «Pietro Mazzo ha fatto dell’Ussmb un pilastro dello sport di Brianza e di Lombardia. I fuoriclasse nascono anche fuori dal campo», dice di colui che nel 2014 proprio dal Coni ha ricevuto la stella al valore sportivo. Per questi quattro decenni di impegno «è tutta Monza a dire grazie a Pietro Mazzo e all’Unione. Ha saputo interpretare i pregi di questa città, senza i suoi eccessi, dando molto più di quanto ha ricevuto, in questi 40 anni che ci fanno sperare che possano essercene altrettanti», dice Scanagatti. Mazzo ricorda Gino Rapicavoli, Angelo Corbetta, Carlo Poroli. Chi c’era, chi c’è stato e c’è ancora. Chi ci sarà.

«Da domani si torna a lavorare, per garantire un futuro ancora più roseo del passato», chiude Mazzo. Lo sport, a Monza, con l’Ussmb ha fatto gol. Palla al centro, la partita continua.