Vimercatese: se la Silicon valleysi converte alla green economy

Vimercatese: se la Silicon valleysi converte alla green economy

Vimercatese – Risparmio energetico, tutela dell’ambiente, costi iniziali elevati in quanto a investimento ma ammortizzabili in meno di dieci anni. Con queste caratteristiche il fotovoltaico, tecnologia che trasforma la luce solare in energia elettrica, si conferma settore in espansione nel Vimercatese, con qualche prospettiva futura di poter declinare in maniera crescente l’high tech più tradizionale della Silicon valley brianzola, quello della microelettronica, sulla lavorazione delle celle in silicio capaci di catturare l’energia buona del sole.

Prospettive – Mercato in crescita, comunque. Nonostante la crisi più generale. Anche se qualche rallentamento quest’anno il settore lo ha registrato, non fosse che per riflesso del fermo di un indotto importante come l’edilizia e della stretta impressa dalle banche ai finanziamenti. In Italia la filiera che compone l’articolato processo del fotovoltaico vede protagoniste soprattutto le fasi di assemblaggio dei componenti di base, prodotti soprattutto in Germania e negli Stati Uniti, l’installazione, in ambito residenziale e industriale, e la commercializzazione.

Conto energia – Ad agevolare il lancio del settore ha indubbiamente contribuito l’apertura del Conto energia, nel 2005 e poi nel 2007, che permette al privato, anche al singolo nucleo familiare, di agire da piccolo imprenditore perché, a fronte di un investimento iniziale dell’ordine di una ventina di migliaia di euro, può poi produrre l’energia utile all’abitazione e rimettere in rete l’eccesso, vendendolo all’ente erogatore. Scenario che raggiunge numeri importanti nel caso delle aziende.

Le aziende – «Se il 2009 è stato un anno drammatico per tutti i settori, il fotovoltaico ha resistito bene alla crisi, con un trend di crescita che nel mese di settembre ha mostrato segni di ulteriore ripresa – ha spiegato Gianluca Cocco, direttore commerciale della Solarex Italia, azienda con sede ad Agrate, che conta una decina di dipendenti e che dal 1985 opera nel settore dell’energia fotovoltaica, progettando e realizzando installazioni e commercializzando i componenti degli impianti. Crescita significa anche occupazione: «È un settore che sta creando occupazione. Esiste una domanda di figure specializzate che supera l’offerta, si tratta di tecnici commerciali capaci di unire alla strategia di vendita anche una competenza tecnica significativa».

Speranze – Si sofferma sulla necessità di una maggiore liquidità, Luca Fermo, amministratore unico di Ray Energy, società nata sette anni fa, con sede a Oreno, leader nello sviluppo e nella fornitura di impianti fotovoltaici: «Sicuramente quello del fotovoltaico è un mercato in crescita, ma occorrono molti soldi e molto tempo per realizzare questo tipo di strutture. Le potenzialità di espansione sono enormi, ma in questo periodo non è facile affrontare investimenti importanti con le banche che restringono il credito».

Investimenti – Alcune aziende hanno specializzato la loro produzione aprendo negli ultimi anni un settore dedicato in particolare alle nuove tecnologie per la sostenibilità. È il caso della Fimer spa, che presto trasferirà le sue attività dalle sedi di Ronco Briantino e Bernareggio a un nuovo complesso a Usmate, dove maggiori spazi permetteranno anche di sviluppare le nuove attività, con l’annuncio di ulteriori assunzioni. Qui la storica produzione di inverter è stata applicata, da un paio di anni a questa parte, all’ambito dell’energia rinnovabile. La ditta collabora con aziende in tutta Italia e in Germania, riuscendo a proporre il servizio di capocommessa, occupandosi cioè del solare fino al momento dell’installazione. «Purtroppo – commenta Filippo Carzaniga, responsabile dell’area marketing – il risparmio energetico è ancora visto solo come un investimento sul futuro, qualcosa di non necessario. È vero, questo settore ha subito meno la crisi – continua Carzaniga – ma il colpo si sente, soprattutto per il fatto che questi prodotti sono legati al mercato dell’edilizia: se un’azienda decide di risparmiare, lo fa su quello che considera, purtroppo, superfluo, e lo stesso i privati».

Scommesse – La convinzione è però che al momento della ripresa il "green" farà da traino: «È un mercato enorme rispetto all’offerta, proprio perché relativamente nuovo». «Buone prospettive per il futuro» conferma uno dei responsabili della Sem (Soluzioni elettriche migliorative) di Busnago. Quarantacinque dipendenti in Italia, la sua azienda ha invece registrato una crescita negli ultimi mesi. «In un momento come questo – racconta – c’è maggior attenzione al risparmio, perciò anche grazie agli incentivi, stiamo riscontrando un forte interessamento al nostro lavoro». Che si rivolge sia al pubblico sia al privato, con numerose collaborazioni in tutta la penisola.
Anna Prada
Letizia Rossi