Vimercate – Rifiutati gli arresti domiciliari a Amelio Congiu, il bidello 65enne delle scuole elementari Emanuele Filiberto di Vimercate, arrestato lunedì dai carabinieri, in flagranza di reato, mentre palpeggiava una alunna della scuola. L’uomo resta rinchiuso nel carcere di Monza accusato di violenza sessuale aggravata ai danni di più alunne di età compresa tra gli 8 e i 10 anni.
Quante sono state le vittime dell’orco? Sarà stabilito nei prossimi giorni, quando sono previste le audizioni protette alla presenza di uno psicologo, delle bambine vittime delle attenzioni particolari riprese dalle telecamere. Perizie dalle quali i genitori saranno esclusi per evitare di inquinare, anche involontariamente, la genuinità delle testimonianze delle vittime.
L’inchiesta è coordinata da Alessandro Pepè, della Procura di Monza. Il bidello è stato anche accusato di falso ideologico in atto pubblico in quanto al momento della assunzione a scuola, otto anni fa, tramite autocertificazione aveva dichiarato di non avere carichi penali. In realtà, neppure venticinquenne, aveva scontato una pena per un altro abuso sessuale commesso nel 1971 su una dodicenne, aggredita addirittura in una chiesa.
L’indagine attuale a suo carico è partita dalla confidenza che un’alunna ha fatto a un’insegnante. Le ha descritto le strane attenzioni del bidello. Avvisati i carabinieri, sono state installate microtelecamere nei bagni che hanno permesso di cogliere in flagranza il 65enne. Perquisizioni domiciliari hanno portato al sequestro di un computer e alcuni supporti informatici che saranno sottoposti a perizia.