Villasanta nel nome di OggioniLa scuola ricorda l’alpinista

C'è una scuola elementare a Villasanta intitolata ad Andrea Oggioni, alpinista locale morto a 31 anni sul Monte Bianco. Da martedì nell'atrio campeggia una gigantografia donata dal Cai e dal Comune.
Villasanta nel nome di OggioniLa scuola ricorda l’alpinista

Villasanta – C’è una scuola elementare a Villasanta intitolata ad Andrea Oggioni, alpinista locale morto a 31 anni sul Monte Bianco. Era il 16 luglio 1961 e con gli amici Walter Bonatti e Roberto Gallieni, veniva sorpreso dal maltempo mentre tentava la via nuova del pilone centrale del Freney.
I 400 studenti delle Oggioni conoscono la sua storia per averla ascoltata dai docenti. Ma a Villasanta sono in molti ad averlo conosciuto di persona, compresi i fratelli, Emilio, sei anni più giovane di Andrea, e Teresa, di tre anni minore.
Vivono ancora in via Confalonieri e hanno partecipato con emozione martedì mattina alla piccola cerimonia che si è tenuta a scuola. A metterla in agenda sono stati l’amministrazione comunale e il Cai locale, intitolato proprio all’alpinista scomparso.

Hanno regalato all’istituto una gigantografia di Oggioni che ora campeggia nell’atrio della scuola. Una rappresentanza dei bambini ha assistito all’affissione, alla presenza dei vertici scolastici, dei sindaco Emilio Merlo, degli assessori Sandro Belli e Andrea Zorloni, e di una delegazione del Cai locale.
«E’ stata una bella iniziativa – ha commentato Teresa – come tutte le altre che sono state organizzate in questi anni. Sono contenta perché ha ricordato ancora una volta mio fratello».

La signora, 80 anni e una simpatia genuina, ha ricordato i vecchi tempi e la passione del fratello per la montagna. «Tutte le domeniche partiva – ha raccontato – spesso lo aiutavo io a preparare gli attrezzi la sera o le diapositive, prima delle presentazioni pubbliche che faceva. Erano altri tempi, abitudini diverse. Si lavorava sodo, ma per vivere. E Andrea aspettava il fine settimana per andare in montagna con gli amici».

Prima falegname, poi militare e infine dipendente della Lombarda Petroli, nella stessa zona dove viveva la famiglia Oggioni. Nemmeno gli studi hanno mai appassionato molto l’alpinista, «d’altra parte nelle scuole c’erano i nazisti – si è giustificata Teresa – la cultura in quegli anni è stata proprio accantonata, è stato un periodo così».

La villasantese partecipa ogni volta che può alle manifestazioni del Cai villasantese e alle commemorazioni del fratello, «Tranne l’anno scorso, quando sono andati in montagna, perché non ce la faccio più a fare quegli sforzi».
Il Cai di Villasanta, con sede in via Da Vinci, è nato nel 1928 in seno alla sezione monzese. Divenuto autonomo nel 1964, conta oggi oltre 630 soci, compreso il presidente storico Franco Citterio e l’attuale, Enrico Cambiaghi.
Valeria Pinoia