Vietato sfamare gli uccelli in cittàContinua la protesta a Vimercate

Vimercate, ordinanza anti-uccelliTrovata l’intesa con gli animalisti

Vimercate – Oltre cento firme raccolte nella sola giornata di domenica 16 maggio, al parco Sottocasa durante il raduno padrone-cane, per chiedere l’immediato ritiro dell’ordinanza con la quale il Comune vieta di dare cibo ai volatili. Nel mirino del provvedimento sono soprattutto la corposa colonia di anatre selvatiche e germani che vive sul greto del Molgora, sotto il ponte di San Rocco, e i piccioni. La raccolta delle adesioni prosegue, in attesa di un incontro chiarificatore con il sindaco Paolo Brambilla: «Siamo in attesa di una sua risposta», precisa Maria Rita Gritti, presidente dell’associazione AmicoGatto e membro dell’ufficio tutela diritti animali del Comune.

Se da Palazzo Trotti non arriverà il passo indietro, l’azione potrebbe proseguire per vie legali, ed «è un’eventualità che non escludiamo per chiedere la sospensione di questa ordinanza –spiega determinata Gritti- Ci stiamo confrontando con la Lav provinciale e con l’Enpa. Lo statuto che regola il funzionamento dell’ufficio tutela diritti degli animali prevede espressamente che in casi come questi l’amministrazione e gli uffici si confrontino con noi. Invece nessuno ci ha detto nulla». Sulla scorta delle molteplici lagnanze di chi abita nella zona del ponte, l’amministrazione ha vietato di dare cibo alle anatre e con ciò, secondo i residenti, a piccioni e a topi. Un divieto che, spiegano i difensori degli animali, equivarrebbe alla morte di questi volatili.

«Non ho ancora incontrato i promotori della raccolta firme, li incontrerò» ha detto Corrado Boccoli, assessore all’ecologia. «Questa ordinanza mira innanzitutto a precludere rischi di tipo igienico-sanitario che riguardano in particolare quel tratto del Molgora sotto il ponte di San Rocco. Non si tratta di pochi pezzi di pane buttati, ma di intere frazioni di umido riversate sul greto e nell’acqua, che attirano piccioni e topi. Abbiamo intensificato la derattizzazione ma non basta. L’ordinanza non farà morire le anatre, questo è un periodo dell’anno favorevole per la disponibilità di cibo in natura. Stiamo valutando con la polizia provinciale l’opzione di un trasferimento della colonia altrove, ne parleremo anche con le associazioni animaliste».

Parole e pensieri che non incontrano il favore degli animalisti. «Questa colonia è stanziale, fa parte del patrimonio faunistico di Vimercate e tocca al Comune tutelarla –continua Gritti- ‘Stanziale’ significa che c’è un legame primario con questo territorio, assurdo pensare di spostarla, e che si è sviluppata una dinamica di addomesticamento che comporta anche l’incapacità di procurarsi cibo per via autonoma. Con questa ordinanza, questi animali morirebbero». Le firme si raccolgono presso l’ufficio animali del Comune, il mercoledì pomeriggio e il sabato mattina.
Anna Prada