Verano – «Nella sua vita terrena Gesù ha chiamato a sé i bambini e li ha benedetti, dicendo ai discepoli: “Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite”. Per questo ci conforta sapere che ora il piccolo Alessandro è con Lui, nella luce e nella pace. Affidiamo il nostro dolore e la nostra speranza alla immensa bontà del Padre». Si è aperta con queste parole di conforto del parroco don Giovanni Rigamonti, questa mattina, la liturgia della Parola che ha dato l’ultimo saluto al piccolo Alessandro, morto lo scorso 15 giugno all’ospedale di Lecco dove era stato trasportato in condizioni disperate dopo il parto avvenuto nel tardo pomeriggio del giorno prima al nosocomio di Carate. «Non abbiamo parole – così il parroco ai giovanissimi genitori dilaniati dal dolore – ma vi chiedo di affidarvi al cuore immacolato di Maria: anche lei, come voi, ha ricevuto in dono un figlio e l’ha lasciato andare al Padre». Poi, ricordando il sacramento del Battesimo ricevuto dal piccolo nelle sue poche e sofferte ore di vita, il sacerdote ha aggiunto: « Tutti i battezzati sono battezzati nella morte di Gesù, perché c’è una morte che porta solo tristezza, come quella di Alessandro, ma ce n’è un’altra, che è quella di Gesù, che porta tristezza ma allo stesso tempo apre le porte alla vita». La chiesa parrocchiale dei santi Nazaro e Celso era gonfia di dolore e silenzio: quello dei parenti e degli amici della giovane coppia di genitori separati troppo presto dal loro primo figlio. Dopo lunghi giorni di attesa per l’autopsia sul corpicino, il piccolo Alessandro da ieri mattina riposa al cimitero di Verano. Si attendono, nel frattempo, i risultati dell’autopsia che farà chiarezza sulle cause della morte del piccino.
a.br.
Verano, il conforto del parroco:«Gesù ha chiamato a sé i bimbi»
«Nella sua vita terrena Gesù ha chiamato a sé i bambini e li ha benedetti». Si è aperta con queste parole di conforto del parroco, questa mattina, la liturgia della Parola per l'ultimo saluto al piccolo Alessandro.