Lecce-Monza 2-1, le pagelle: sprofondo biancorosso, Nesta in crisi, squadra irriconoscibile

Calcio Ac Monza Serie A
Calcio Ac Monza Serie A – foto Ac Monza

LECCE-MONZA 2-1 (2-1)

Marcatori: pt 3′ Morente, 37′ aut. Dorgu, 44′ Krstovic

Lecce (4-3-3) Falcone 5.5; Guilbert 6, Baschirotto 7, Jean 6.5, Dorgu 5; Coulibaly 7, Berisha 6.5 (10’st Ramadani 6), Rafia 6 (23’st Rebic 5.5); Pierotti 6 (44’st Kaba n.g.), Krstovic 6.5 (23’st Helgason 6.5), Morente 7. A disp.: Fruchtl, Pelmard, Oudin, Sansone, Burnete, McJannet, Samooja, Marchwinski, Hasa, Borbei. All.: Giampaolo 8

Monza (3-4-2-1) Turati 7, Izzo 4.5 (22’st Forson 4.5), Marì 5, Caldirola 5 (39’pt Carboni 5); Birindelli 5.5 (34’st Pereira 5), Bondo 5, Bianco 5 (34’st Maric 5.5), Kyriakopoulos 5.5; Maldini 4.5, Caprari 5 (22’st Sensi 4.5); Mota 5. A disp.: Pizzignacco, Mazza, Valoti, D’Ambrosio, Postiglione, Martins, Colombo. All.: Nesta 4

Turati 7 Para il rigore a Krstovic e in generale è l’unico a dare l’impressione di voler lottare anche in una situazione di oggettiva dismissione

Izzo 4.5 Altissimo senza motivo dopo due minuti lascia chilometri di spazio a Morente che punisce senza pietà. Lo shock è importante e non torna mai l’Armando che tutti conoscono per passione e voglia di incidere nelle partite (22’st Forson 5 Troppo leggero per la Serie A, non tiene un pallone, graziato dal fuorigioco su un fallo da rigore comunque piuttosto rivedibile, non prende la porta nemmeno con tutto lo spazio del mondo)

Marì 5 Essere il meno peggio della retroguardia non è un merito. Per mesi ha trascinato i compagni, oggi viene tirato a fondo insieme a tutti gli altri senza l’energia per farcela da solo

Caldirola 5 Si dimentica di salire in occasione del gol di Morente e arriva anche in ritardo per la chiusura, esce presto per infortunio. Da rivedere, perché il suo coinvolgimento servirebbe eccome al Monza (39’pt Carboni 5 Poco centrato negli interventi, combina un pasticcio con Kyria sul raddoppio leccese)

Birindelli 5.5 Quanto meno prova a spingere, anche se la maggior parte dei cross sbattono sul diretto avversario (34’st Pereira 5 Ingresso poco utile, giusto per un paio di spallate che regalano al Lecce tempo e fiato)

Bondo 5.5 Meno mobile e dinamico del solito, inizia ad accusare la fatica di una stagione sempre a mille e sempre ovunque. Mostra qualcosina in ripartenza, da rivedere la regia

Bianco 5 Dietro va nel panico al primo vero affondo che deve fronteggiare, oltre la metà campo si distingue giusto per un paio di tentativi di incursione. Prestazione impalpabile (34’st Maric 5.5 Entra per tenere palla, ci riuscirebbe anche, ma dopo non sa come giocarla)

Kyriakopoulos 5.5 Pasticcia con Carboni in copertura, davanti prova a spingere e anche a concludere. Poco preciso, ancor meno concreto

Maldini 4.5 Va a sbattere contro gli avversari quando è in posizione defilata, non riesce mai a trovare lo spazio per la conclusione quando viene accentrato. Periodo negativo per il giocatore della nazionale, che riesce anche a farsi ammonire per protesta da diffidato e salterà la Juventus

Caprari 5 Invisibile per il gioco e la manovra che avrebbe bisogno della sua regia per provare ad alzare il raggio d’azione di tutti in assenza di Djuric (22’st Sensi 4.5 Riesce nell’impresa di sbagliare ogni singolo passaggio, lancio, filtrante in mezzo tempo di gioco)

Mota 5 Prova ad affondare, ma viene spesso servito come se fosse Djuric. L’unica volta che lo pescano in profondità spara un destro sul secondo anello. Ed è persino il più pericoloso di tutti

Nesta 4 Due scontri diretti consecutivi in cui prende gol nei primi cinque minuti, dopo aver passato settimane a dire che l’obiettivo iniziale è andare in vantaggio. Dopo aver dimostrato scarsissima mira con l’Udinese, la squadra fa anche peggio e per la prima volta in Serie A non conclude mai nello specchio della porta. La formazione iniziale è quella che è soprattutto per il materiale a disposizione, ma gli manca il coraggio di mettersi a specchio da subito e cercare di prendere in mano il gioco. I cambi sono quasi improponibili e anche qui la rosa è quella che è. La situazione, un vortice di negatività, sta diventando insostenibile, da farci sopra seri ragionamenti tecnici, tattici e ambientali