Varedo, niente depuratore nuovoIdea di un collettore verso Pero

Varedo, niente depuratore nuovoIdea di un collettore verso Pero

Varedo – Il Comune di Varedo e Ianomi decidono di accantonare il progetto del nuovo depuratore sui terreni ex Snia e avanzano l’ipotesi di un collettore che porti gli scarichi di Varedo (e di altri otto Comuni per una popolazione di 162mila abitanti) verso l’impianto di Pero. A lavori ultimati, a Varedo dovrebbe rimanere solo una vasca-volano per le acque piovane, completamente interrata. L’idea dello smantellamento del depuratore esistente sul territorio di Varedo è emersa in una importante riunione svolta in Comune per fare il punto della situazione. L’amministrazione Daniel ha chiesto che la Regione Lombardia tenga la regia del passaggio di consegne tra l’Ato Milano e l’Ato Monza e Brianza per gli impianti sul territorio, visto che il depuratore di Pero è competenza di Milano. Questo per evitare che le pastoie burocratiche rallentino l’attuazione dell’opera.

Per portare a Pero i liquami di Varedo, sarà necessario un intervento della durata indicativa di tre anni che potrebbe iniziare l’anno prossimo, se non dovessero intervenire rallentamenti di natura procedurale. E proprio per sveltire l’iter, i progettisti di comune accordo con il Comune di Varedo e Ianomi stanno pensando di utilizzare l’area dello scolmatore di Paderno Dugnano per il passaggio delle condutture: l’uso dei terreni lungo lo scolmatore dovrebbe risolvere almeno in parte il problema degli espropri. «Dovrebbe essere sufficiente un’area di circa 15 metri di ampiezza – spiega il geometra Battista Cucchi di Ianomi – già disponibile in corrispondenza del canale scolmatore», a partire dal terreno di via Bolivia nella frazione di Palazzolo, dove ha inizio lo scolmatore nel territorio di Paderno Dugnano. Gli 8 chilometri da coprire con il collettore avranno un costo complessivo di 7-8 milioni di euro (mille euro al metro, secondo le tariffe attuali), che sono decisamente inferiori al costo che era stato preventivato per il depuratore interrato.

Per questa opera avveniristica si era parlato a suo tempo di 60 milioni di euro, una cifra non sostenibile da parte dei soggetti coinvolti. L’intervento è finalizzato a portare i liquami verso due dei tre collettori di Pero, in modo da non caricare troppo l’impianto che, attualmente, è sottoutilizzato. In caso di necessità, potrebbe esserci il coinvolgimento dell’impianto di smaltimento di Bresso. La realizzazione dell’intervento di collegamento, non blocca la serie di interventi previsti nel vecchio depuratore che negli ultimi mesi ha dato ulteriori segnali di cedimento con incidenti e emissioni continue e crescenti degli odori sgradevoli. Entro una settimana dovrebbero essere conclusi gli interventi finalizzati ad abbattere gli odori. Altri interventi del valore di 3-4 milioni di euro sono in arrivo per ammodernare il vecchio impianto di via Colombi.
Pier Mastantuono