Tra congiuntivite e visite fiscaliSilvio Berlusconi ne parlò a Monza

Soffre di un problema alla vista che secondo i suoi avvocati avrebbe rappresentato un “legittimo impedimento” per partecipare all'udienza dei processi Ruby e Mediaset. La visita fiscale ha escluso questa ipotesi. La prima volta che Silvio Berlusconi aveva parlato di un problema agli occhi era a Monza.
Monza, Silvio Berlusconi ospite di Confidustria immagine

Monza – Soffre di un problema alla vista che secondo i suoi avvocati avrebbe rappresentato un “legittimo impedimento” per partecipare all’udienza del processo Mediaset sull’acquisto e vendita dei diritti tv. Una visita fiscale richiesta dai giudici della Corte d’Appello di Milano ha invece stabilito che la malattia di Silvio Berlusconi non è così grave da impedire che il processo vada avanti. Gli ultimi due giorni dell’ex presidente del consiglio hanno ruotato intorno alla uveite che ha costretto i suoi medici a consigliargli un ricovero all’ospedale San Raffaele. Almeno fino a domenica. Un ricovero decisivo per le udienze dei processi sui diritti tv, appunto, e Ruby.
È stata proprio la richiesta di legittimo impedimento per le udienze di venerdì e sabato che ha convinto i procuratori a chiedere la visita fiscale per l’illustre paziente. Ilda Boccassini venerdì aveva suggerito l’invio a Milano di un medico del reparto di oftalmologia dell’ospedale San Gerardo di Monza, alla fine il compito è stato affidato a un esperto dell’università di Milano e a un medico legale.

Silvio Berlusconi è ricoverato per una uveite, un’infiammazione all’occhio sinistro. Ed è qualche tempo che lamenta il malessere. La prima volta ne aveva parlato proprio a Monza, a metà febbraio (leggi). Ospite della Confindustria brianzola, era arrivato con quaranta minuti di ritardo: «Arrivo dal San Raffaele – aveva detto – dove mi hanno curato per una congiuntivite emorragica. Ghe vedi no…». Qualche giorno dopo con la stessa motivazione aveva annullato il comizio di chiusura della campagna elettorale del Pdl a Napoli.