Superbolletta a carico del ComuneRomani indagato per peculato

Un uso quanto meno "disinvolto" del telefonino datogli in comodato d'uso dal comune di Monza. E' quanto sospettano i magistrati della procura di Monza, che hanno iscritto nel registro degli indagati l'ex ministro Paolo Romani per peculato.
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Monza – Un uso quanto meno “disinvolto” del telefonino datogli in comodato d’uso dal comune di Monza. E’ quanto sospettano i magistrati della procura di Monza, che hanno iscritto nel registro degli indagati Paolo Romani, attualmente titolare dell’assessorato all’Expo al comune di Monza, ex ministro allo sviluppo economico dell’ultimo governo Berlusconi. Peculato è il reato ipotizzato dai magistrati inquirenti.

Sotto accusa, dunque, la gestione del telefonino dato all’assessore dal comune per lo svolgimento delle attività istituzionali, la cui bolletta viene dunque pagata con soldi pubblici. Secondo quanto pubblicato in articoli di stampa, Romani avrebbe accumulato una bolletta record di 5000 euro in soli due mesi. Ma ad aggravare la sua posizione, c’è il sospetto che, in realtà, ad usare il cellulare del comune non fosse lo stesso ex Ministro, ma la figlia. Per questo la procura ha deciso di avviare un’indagine, per ora limitata al caso del solo Romani, ma che potrebbe espandersi anche agli altri componenti della giunta.
F. Ber.