Sfruttamento della prostituzione:57enne bernareggese a processo

Agrate, va a spasso con un amicoE’ ai domiciliari, finisce in carcere

Bernareggio – L’accusa è di quelle pesanti, sfruttamento della prostituzione. E’ di questo che in questi giorni dovrà rispondere di fronte al giudice un 57enne di Bernareggio, R.A., accusato dal sostituto procuratore di Como Maria Vittoria Isella, insieme al compare M.G., 57 anni, titolare di un locale di lap dance, lo Star Dance di Figino Serenza (Cantù). Secondo le accuse, il bernareggese sarebbe stato il tramite tra il proprietario del locale e un giro di ragazze dell’Est gestito da una ventina di persone.

Ragazze belle e giovani, per lo più russe, che venivano destinate ai night club di mezza Lombardia, per offrire ai clienti un “servizio extra” oltre allo spettacolo di strip e lap dance. Prestazioni impegnative dunque che fruttavano parecchi soldi ai gestori dei locali e non solo. I fatti contestati risalgono al periodo tra il 2001 e il 2003 e ad occuparsi dell’indagine è stata la procura di Crema . Un lavoro impegnativo che ha permesso di smascherare una ventina di persone dedite allo sfruttamento della prostituzione.

Tutto è partito da un controllo della polizia, nel 2001, presso un appartamento della Bergamasca. Un’abitazione dalla quale andavano e venivano, con un sospetto ricambio, avvenenti bellezze esotiche per lo più russe e lituane. Dall’appartamento, tutte le sere, le incantevoli signorine venivano prelevate da uomini di fiducia e smistate a Rivolta d’Adda, a Lodi, a Calolziocorte, a Tortona e appunto a Figino Serenza, mai sulla strada, sempre all’interno di locali pubblici per adulti. E’ questa la realtà che la polizia ha registrato in mesi di approfondimenti, appostamenti e intercettazioni telefoniche.

L’indagine si è concentrata a quel punto sulla figura di un appuntato delle Fiamme Gialle in servizio a Sondrio, che secondo le accuse, assieme a un’amica russa, avrebbe fatto arrivare in Italia non meno di una quindicina di ragazze dell’Est che poi avrebbe smistato presso vari locali notturni con l’aiuto di un altro finanziere, di Seveso. Era lui che, la sera, accompagnava le donne sul “posto di lavoro”. Pare invece che sia stato direttamente il bernareggese, fido collaboratore del titolare del night, soprannominato “Lello”, a prendere accordi con il finanziere di Sondrio, per la “fornitura” delle donne da sistemare presso lo Star Dance.

L’accusa sostiene che il locale avesse infatti una sorta di privée dove le ragazze potevano ricevere i clienti per vere e proprie prestazioni sessuali. La difesa del bernareggese (trasferitosi a Calco nel 2003, dopo gli avvisi di garanzia) e del proprietario del night club di Figino Serenza è in capo all’avvocato Raffaele Bacchetta.