Concorso Rina Sala Gallo: «Cerchiamo musicisti che sappiano emozionare»

Il presidente di giuria del concorso pianistico Rina Sala Gallo, Roberto Prosseda, traccia l’identità dell’edizione 2024 in programma a settembre a Monza.
Musica Roberto Prosseda direttore concorso pianistico Rina Sala Gallo
Musica Roberto Prosseda direttore concorso pianistico Rina Sala Gallo

«Il mondo si evolve e anche il concorso, pur mantenendo la sua storica identità, non può che cercare di stare al passo con questi nostri tempi»: così il maestro Roberto Prosseda, presidente di giuria e coordinatore artistico della nuova edizione del Rina Sala Gallo – Monza international piano competition (di cui il Cittadino è come sempre media partner), racconta le novità che caratterizzeranno l’edizione numero 27 della competizione istituita nel 1947 dalla pianista monzese Rina Sala Gallo con Arturo Benedetti Michelangeli, oggi promossa dall’omonima associazione musicale fondata nel 1984, attualmente presieduta da Alessandra Garbagnati, e dal Comune di Monza.

Concorso Rina Sala Gallo: l’appello del direttore Prosseda

«Cerchiamo musicisti creativi, sinceri ed entusiasti, che sappiano offrire interpretazioni pianistiche di eccellente qualità artistica. Musicisti che siano capaci di emozionare la giuria e il pubblico non solo per il virtuosismo, ma anche per la poesia e per l’originalità dell’interpretazione»: l’appello di Prosseda si rivolge a giovani pianisti di ogni nazionalità nati dopo il 5 ottobre 1993.

Arriva a pochi giorni dall’apertura ufficiale delle iscrizioni: i musicisti avranno tempo fino al 30 maggio per inviare la propria candidatura e partecipare alle preselezioni (info e dettagli su rinasalagallo.it). Il regolamento prevede “tassativamente” che i componenti della giuria non possano avere tra i partecipanti allievi o ex allievi, parenti o affini: «Non vogliamo alcun conflitto di interesse», chiarisce Prosseda, precisando oltretutto che fanno parte della giuria di questa edizione «musicisti concertisti di fama internazionale ed esperti di settore, così da garantire un’osservazione più ampia e eterogenea dei diversi aspetti dell’esecuzione pianistica».

Concorso Rina Sala Gallo: la giuria

Ne sono membri la pianista compositrice russa Lera Auerbach, il critico musicale statunitense Jed Distler, il pianista e direttore d’orchestra italiano Michele Gamba, il pianista tedesco Michail Lifits e lo svedese Roland Pöntinen, il musicologo inglese John Rink. Per la prima volta quest’anno i concorrenti avranno la possibilità di tenere sott’occhio lo spartito perché, spiega, «per quanto sia scontato che i pianisti suonino a memoria, non vogliamo che, nell’agitazione del portare a termine l’esibizione, siano costretti a tralasciare dettagli che, invece, potrebbero fare la differenza».

Quindi: ben venga allo spartito se può aiutare i giovani talenti «a esprimere la loro unicità» e «a mostrare di possedere adeguate proprietà stilistiche e conoscenze filologiche».

Concorso Rina Sala Gallo: il programma

I concorrenti selezionati riceveranno conferma entro il 30 giugno. Per le prove eliminatorie l’appuntamento è fissato in autunno nel teatrino di corte della Villa reale: alla prima, in calendario il 30 settembre e il primo ottobre, saranno ammessi non più di 24 concorrenti, che scenderanno a dieci, al massimo, in occasione della seconda prova del 2 ottobre, per ridursi ancora a non più di sei nella terza prova, fissata per il 3 ottobre. La finale si disputerà al teatro Manzoni il 5 ottobre, quando i tre finalisti si esibiranno con l’Orchestra sinfonica di Milano.

«Ci sono tanti modi per fare questo mestiere e il concorso può aiutare i giovani a capire in che modo essere musicisti. Chi abbraccia questa carriera non lo fa per un qualche calcolo strategico: lo fa perché è un modo bello per essere felici», conclude Roberto Prosseda, classe 1975, attualmente riconosciuto come “uno dei musicisti italiani più attivi e poliedrici” dell’attuale panorama internazionale.