Seveso – La curiosità del piccolo Tommaso ha salvato la vita alla vicina di casa. É una storia a lieto fine quella che ha incrociato sullo stesso pianerottolo Tommaso Savastano, 19 mesi, e Aurelia Villa, pensionata di 75 anni. I due abitano in via Pordenone all’Altopiano, in uno dei tanti palazzi costruiti in un nuovo e vasto complesso residenziale, zona tranquilla, persone gentili e affabili. Si conoscono bene Aurelia e Tommaso, lui in braccio a mamma Luana non ha mai negato un sorriso alla simpatica signora, ma mai si poteva immaginare che l’avrebbe potuta strappare da morte certa. Succede un pomeriggio come tanti, sono le 17, mamma Luana infila le chiavi nella toppa, è il momento di rientrare per fare merenda, quando il suo bambino si allontana.
«Tommaso ha l’irrefrenabile istinto di aprire le porte – si racconta la mamma – non appena ne vede una, si appoggia alla maniglia e la deve girare». Una fortuna perché nel naturale istinto d’inseguire il figlio nell’appartamento della vicina, Luana trova Aurelia riversa a terra in un bagno di sangue. La poveretta era rientrata a casa poco prima, intorno alle 16.30, aveva trascorso un bel pomeriggio con la figlia per assistere alla recita della nipotina, si era cambiata in bagno, ritrovandosi una mano sporca di sangue. Un taglio? No Aurelia aveva un’ulcera plantare. Piena di dolori e spaventata, ha appena la forza di trascinarsi sino alla porta d’ingresso, gira la chiave nella toppa e cade a terra.
Cerca di chiedere aiuto, ma non ha più fiato e perde i sensi. Ormai non c’è speranza che qualcuno la possa aiutare, ma ecco il piccolo Tommaso spuntare all’ingresso come un angioletto. Lei non lo vede, è priva di conoscenza, Luana invece rimane scioccata dal sangue e subito chiama i soccorsi. Accorrono altre vicine, arrivano le figlie della pensionata, Antonella e Lorena, viene chiamata l’ambulanza. Il mezzo di soccorso trasporta a sirene spiegate la settantacinquenne all’ospedale di Desio. Ora sta bene, quei brutti momenti sono un lontano ricordo.
«Una delle figlie l’ha ospitata a casa sua – dichiara Luana – e vi rimarrà fino a quando non si attiverà il sistema di pronto intervento tipo Beghelli. Anche Tommaso sta bene. Dopo quello che ha visto, pensavo che sarebbe rimasto traumatizzato, invece quando le figlie di Aurelia sono tornate in via Pordenone per pulire la casa dal sangue, il mio piccino è entrato nell’appartamento tranquillo, come se non fosse accaduto niente. Forse ha già dimenticato».
Cristina Marzorati