Seveso, addio a un pezzo di storiaFallimento per la «Balestrini»

Seveso, addio a un pezzo di storiaFallimento per la «Balestrini»

Seveso – A vederli da fuori gli uffici e i capannoni della Balestrini in via Don Luigi Sturzo al confine con Cesano Maderno, in liquidazione dal 14 gennaio, sono tutt’altro che fatiscenti. Intonaci intonsi e giardini curati. All’interno dei cancelli e sulla strada però è inevitabile non notare una certa desolazione. Dentro, al lavoro, solo un paio di impiegate amministrative, l’ex titolare, e in magazzino l’ultimo tecnico ancora operativo: «Per l’assistenza ai clienti – fanno sapere dall’azienda – perché anche in questa circostanza i clienti devono avere un occhio di riguardo».

Dopo quasi 57 anni di attività, l’azienda specializzata nella realizzazione di macchine per la lavorazione del legno e che è stata anche per determinati prodotti leader mondiale, ha serrato i suoi cancelli e per ben 39 dipendenti si è aperta la fase della cassa integrazione straordinaria e la speranza di una nuova ricollocazione in altre realtà produttive. «Una situazione molto difficile che ha portato al fallimento – ha spiegato Piero Cossa, delegato sindacale della Fiom –. L’azienda era già in crisi da più di un anno mezzo, quella della cassa integrazione straordinaria è stata una logica conseguenza dopo che in tutti questi mesi erano stati concessi gli ammortizzatori sociali che si potevano concedere».

Ora, dalla metà del gennaio scorso, a gestire la situazione è l’avvocato Fortunato Galbiati nominato liquidatore della società e che dovrà cercare di salvare almeno il marchio, magari attraverso nuovi partner che rinnoverebbero la partecipazione alla società che prima di essere messa in liquidazione era amministrata dai fratelli Balestrini: Antonio, Rosalinda ed Elio. Proprio quest’ultimo si dice fortemente addolorato per il difficile momento: «Un grande dispiacere dover affrontare questa situazione – ha commentato Elio Balestrini –. Per uno come me, figlio del fondatore, che è cresciuto in azienda, che ha visto come è cambiata che vi ha sempre lavorato e investito, è davvero un dolore accettare questo momento. Purtroppo però, a causa della crisi che ha colpito il settore a livello internazionale, e nonostante i nostri tentativi di salvare l’azienda, non abbiamo potuto fare altro che dare il via alla liquidazione ».

Oltre ai capannoni e agli uffici ciò che è rimasto della Baletsrini è il dettagliato sito internet. Forse un buon auspicio affinché, nonostante tutto, qualcuno possa decidere di puntare nuovamente sull’impresa di Seveso.
I. Ba.