Seregno: ultimo salutooggi a Sandro Terragni

Seregno saluterà oggi una delle figure che più hanno saputo caratterizzare con il suo impegno il mondo locale del volontariato. Stiamo parlando di Sandro Terragni, spentosi sabato scorso in coda ad una lunga malattia, a pochi mesi dal suo ottantesimo compleanno, che avrebbe festeggiato in settembre.
Seregno: ultimo salutooggi a Sandro Terragni

Seregno – La città saluterà oggi una delle figure che più hanno saputo caratterizzare con il suo impegno il mondo locale del volontariato. Stiamo parlando di Sandro Terragni, spentosi sabato scorso in coda ad una lunga malattia, a pochi mesi dal suo ottantesimo compleanno, che avrebbe festeggiato in settembre.
Falegname di professione, Terragni ha vissuto una lunga esperienza di attivista nel mondo della scuola, ma la realtà cui è stato indubbiamente più legato è quella delle Acli, cui ancora oggi si dedicava, nonostante le condizioni di salute via via sempre più precarie. Proprio per seguire un progetto del circolo aclista seregnese, cofinanziato in parte dall’amministrazione comunale, nell’ultimo biennio era stato in due diverse circostanze a Bucaramanga, in Colombia, dove si era occupato in prima persona dell’allestimento di un laboratorio di falegnameria nella missione guanelliana, veicolo considerato indispensabile anche per l’inserimento nella società dei portatori di handicap.In precedenza, con le stesse finalità era stato anche in Congo, Brasile e Messico.
«È sempre stato molto attento e generoso – confida Mauro Frigerio, presidente del circolo cittadino delle Acli – oltre che entusiasta. Ancora in febbraio, sebbene la sua salute non fosse ottimale, aveva voluto presenziare alla «Cattedra dei piccoli», un’iniziativa formativa che proponiamo ai nostri dirigenti: un segno, questo, di quanto tenesse alla nostraassociazione. Lo ricorderemo in particolare per la volontà di trasmettere il suo sapere professionale ai giovani. Questo lo aveva spinto in più circostanze ad abbandonare per brevi periodi la famiglia ed a recarsi nelle zone svantaggiate del mondo: era convito che la strada migliore da percorrere per porre le basi di un futuro migliore fosse quella di formare le nuove generazioni».
Commosso anche Vittore Mariani, presidente del locale Movimento per la Vita e grande amico di Terragni: «La sua è stata una vita caratterizzata da una grande idealità. Si è sempre battuto per stare al fianco degli ultimi, anteponendo alle parole i fatti».
La cerimonia funebre è prevista nel pomeriggio nella Basilica San Giuseppe. P.Col.