Brianza – La linea Seregno – Saronno rischia facilmente di vincere il Premio Oscar per la linea ferroviaria più tormentata del Paese: dopo anni di lavori per la riapertura a fronte di una chiusura di oltre mezzo secolo, è partita lo scorso 9 dicembre ed ha avuto subito una serie di problemi non indifferenti per poi ridursi a mezzo servizio per le settimane a cavallo delle festività natalizie. Ed ora, a nemmeno tre mesi dall’apertura, chiude prima alla sera per “interventi di potenziamento infrastrutturale”.
E’ quanto si legge nel sito di Trenord, dove con un preavviso di poche ore, quasi fosse un evento “eccezionale”, la società del trasporto ferroviario regionale rende noto con poche righe che da lunedi 4 febbraio a sabato 4 maggio verranno soppressi gli ultimi 4 treni serali (due per direzione, nel tratto Seregno – Saronno) e sostituiti da autobus dal lunedi al venerdi. Al di là che vine da dire come la soppressione temporanea durerebbe sino a venerdi 3 maggio e non a sabato 4, lascia basiti apprendere che si deve metter mano per interventi tecnici ad una linea appena realizzata sotto la regia di Ferrovie Nord Infrastruttura e per la quale si sono spesi oltre 70 milioni di euro.
Peraltro appare evidente come si sconti l’attuale fase, per così dire “riflessiva” della Regione Lombardia, prossima al rinnovo elettorale e priva di una figura di riferimento “decisa e decisiva” per il trasporto ferroviario come è stato l’Assessore Raffaele Cattaneo. Da grande sostenitore del ripristino della linea, vista in un quadro di rete regionale su ferro, Cattaneo sarebbe certamente intervenuto sulla vicenda; ora non resta che augurarsi che il nuovo Assessore ai trasporti regionale Andrea Gilardoni a sua volta intervenga quanto prima.