Seregno: per la Polizia localeun 2011 dai dati incoraggianti

La solennità di San Sebastiano, celebrata oggi, ha costituito l'opportunità per la Polizia locale di Seregno di tracciare un bilancio di quanto fatto nell'anno prima. l'amministrazione comunale ha presentato i dati di attività nel 2011, che hanno registrato un trend incoraggiante.
Seregno: per la Polizia localeun 2011 dai dati incoraggianti

Seregno – La solennità di San Sebastiano, celebrata oggi, ha costituito come sempre l’opportunità per la Polizia locale di Seregno di tracciare un bilancio di quanto fatto nell’anno prima. In occasione della patronale, infatti, l’amministrazione comunale ha presentato i dati di attività nel 2011, che hanno registrato un trend incoraggiante.
Il numero degli incidenti stradali, con o senza feriti, è sceso dai trecentoventi dei dodici mesi precedenti a trecento, mentre le contravvenzioni per le violazioni del codice della strada sono aumentate di più di un terzo, sfondando quota 10mila, tetto massimo del quadriennio recente. Una testimonianza, quest’ultima, del miglioramento della qualità del pattugliamento del territorio.
L’incontro pubblico tra autorità e componenti del corpo, ospitato dalla sala civica monsignor Gandini di via XXIV Maggio, ha consentito inoltre all’assessore alla Sicurezza Marco Formenti di annunciare che quest’anno il servizio, in circostanze limitate, sarà esteso all’intero arco delle ventiquattro ore. C’è stato poi spazio anche per la consegna di alcuni encomi, tra i quali quelli a Marco Malvisini e Maurizio Guerrini, gli agenti che in dicembre hanno impedito la conclusione di un furto di rame al cimitero maggiore di via Reggio, e quelli ministeriali agli effettivi che, nell’estate del 2009, hanno operato all’Aquila dopo il terremoto (Giovanni Alagia, Pier Paolo Allegretti, Pietro Allegro, Felice Buzzi, Renato Fusi, nuovamente Maurizio Guerrini e Marco Malvisini, Roberto Villa e Roberto Zorloni).
Il programma era stato aperto da una santa Messa nella Basilica San Giuseppe, officiata dal prevosto monsignor Silvano Motta, con il rinnovo dei riti dell’incendio del globo e dell’offerta della cera, figlio del voto scaturito dall’intercessione di San Sebastiano per evitare che, nel diciassettesimo secolo, l’allora borgo di Seregno fosse investito dalla pestilenza di manzoniana memoria.
P. Col.