Seregno: niente stipendi,giocatori dell’hockey in sciopero

«Siamo stanchi di promesse non mantenute. Da tempo non riceviamo gli stipendi e, finché la situazione non muterà, non scenderemo più in pista». Parole e musica dei giocatori del Seregno Hockey, che ieri sera hanno ufficialmente proclamato uno sciopero ad oltranza.
Seregno: niente stipendi,giocatori dell’hockey in sciopero

Seregno – «Siamo stanchi di promesse non mantenute. Da tempo non riceviamo gli stipendi e, finché la situazione non muterà, non scenderemo più in pista». Parole e musica dei giocatori del Seregno Hockey, che ieri sera, al Palaporada, hanno ufficialmente proclamato uno sciopero ad oltranza, finché la crisi che la società sta attraversando non sarà definitivamente risolta.
Le avvisaglie si erano avute già lunedì scorso, quando a fronte del mancato versamento delle spettanze di dicembre, attese già da qualche giorno, la squadra aveva rifiutato di allenarsi ed il suo tecnico Tommaso Colamaria, evidentemente fiaccato da uno status quo da parecchio pesantissimo, aveva preso cappello e se n’era andato. Le quarantott’ore trascorse non sono poi servite per rimediare la pezza necessaria e la serrata è stata quindi una conseguenza inevitabile.
«Ci sentiamo presi in giro -ha commentato il portiere Mauro Puzzella-. Durante la finestra di mercato molti di noi avevano richieste ed avrebbero potuto trovare un’altra sistemazione, ma siamo rimasti perché ci era stato assicurato che tutto si sarebbe aggiustato. Leonardo Zabala è stato addirittura convinto a venire qui, rinunciando ad un’altra opportunità che gli era stata prospettata. Invece siamo daccapo e continuare così non si può. Personalmente, penso che questo sarà il mio ultimo anno come professionista». Avvilito anche il capitano Luca Marchini: «Non so cosa potrà accadere ora. Purtroppo da mesi siamo in balia di una società che non adempie ai propri doveri. Pertanto abbiamo scelto di venire qui e di non cambiarci per dare un segnale forte. Ci siamo fidati tanto, ma adesso comprensibilmente non crediamo più alle parole che abbiamo ascoltato. Siamo anche disponibili a calzare nuovamente i pattini, ma solo dietro determinate garanzie che non abbiamo ricevuto». La preoccupazione riguarda inoltre la conduzione tecnica del gruppo: «Credo che Colamaria possa tornare solo se interverrà un netto cambiamento di rotta. Occorrerebbe però confrontarsi con lui e capire se davvero vi sia lo spazio per un suo rientro».
Il fronte societario, in un momento così delicato, è stato rappresentato dai soli Fabrizio Basile, responsabile del settore giovanile ed indicato dagli atleti come una delle persone in cui non viene più riposta fiducia (l’altra è Giovanni Marta, che era assente e che comunque da molto sostiene di non essere più coinvolto dal progetto), e Nando Spreafico, collaboratore non inserito nel direttivo. «Preciso di non aver promesso a nessuno che oggi sarebbero stati pagati gli stipendi -ha chiarito Basile-, ma solo che avrei comunicato alcune possibili novità, per perfezionare le quali serve però ancora un po’ di pazienza. Stiamo lavorando per trovare una soluzione e sono convinto che ce la faremo». Meno ottimista si è mostrato Spreafico: «Elogio la professionalità dei ragazzi, che hanno sempre dato tutto, anche in un frangente complicato come questo».
Di elementi sicuri attualmente ce ne sono davvero pochi, se non che effettivamente un tentativo di salvare la baracca è in atto. Sullo sfondo rimane un nuovo accordo di sponsorizzazione, annunciato per febbraio: l’incertezza legata ai nomi dei salvatori della patria non sta però contribuendo a restituire serenità all’ambiente. Intanto sabato prossimo (ore 20.45) al Palaporada giungerà il Lanaro Breganze, per un match che era considerato come fondamentale in chiave salvezza. Rimane da verificare, oggi come oggi, se il Seregno Hockey sarà in grado di allineare una squadra in pista e, se sì, quali giocatori la comporranno.
P. Col.