Seregno Quale Seregno potranno ammirare gli spettatori che domani (ore 14.30) assisteranno alla gara casalinga contro l’Oliginatese? È la domanda ricorrente nell’ambiente, alla luce della differenza tra le prestazioni che gli azzurri hanno offerto nell’ultima settimana.
Domenica scorsa, al Ferruccio, Matteo Viganò e compagni hanno ceduto 1-0 all’Alzano Cene (rete al 9′ di Fabio Spampatti, che poi si è fatto parare un rigore da Mattia Maggioni), palesando limiti tecnici ed atletici inaspettati, nonostante la rivoluzione operata dalla società nel mercato invernale abbia probabilmente circoscritto il potenziale.
Mercoledì, invece, nel determinante scontro diretto esterno contro la Pro Sesto, gli azzurri si sono riscattati alla grande, forse al di là di ogni più rosea previsione, imponendosi 2-0 (a segno in questo caso sono andati Alessandro Comi al 33′ del primo tempo e Simone Malaspina nel recupero, con Mattia Maggioni ancora capace di neutralizzare un’altra massima punizione a Simone Moretti quando il risultato era sullo 0-0).
Quel che stupisce è la forbice tra i punti conquistati nei match interni (appena sei) e quelli invece incamerati nelle partite esterne (ben venti): un dato che, senza tema di smentita, trova pochi riscontri nella penisola. «In effetti è inspiegabile -ha ammesso il tecnico Luca Aquilante, in coda al blitz di Sesto San Giovanni-. Il lungo digiuno di vittorie casalinghe non deve però diventare un incubo per noi: altrimenti sarebbe difficile esprimersi al meglio davanti ai nostri tifosi».
Chi si è mostrato convinto della qualità dell’organico è Alessandro Cartago, collaboratore di Aquilante, che contro l’Alzano Cene lo ha sostituito in panchina a causa del turno di stop comminatogli dal giudice sportivo: «Dopo la sconfitta, il gruppo aveva bisogno di tornare subito a lavorare. Del resto, è composto non solo da ottimi giocatori, ma anche da ragazzi perbene».
Ora saranno da valutare le conseguenze dell’infortunio di cui mercoledì è stato vittima Fabio Perissinotto: l’esterno limbiatese ha riportato una lussazione al gomito sinistro e per lui si profila una corposa convalescenza.
Paolo Colzani