Seregno – Terza visita in diciannove giorni oggi della Guardia di finanza all’ufficio tecnico comunale di Seregno. Stamattina, infatti, gli uomini della tenenza locale hanno notificato un invito a comparire come persona informata sui fatti ad Edoardo Mazza, assessore all’Urbanistica ed all’edilizia privata, in relazione alle pratiche emerse alla luce del sole nelle settimane scorse, a seguito dei primi due blitz delle Fiamme gialle in via XXIV Maggio, ed inerenti il Piano di governo del territorio e l’area in zona San Carlo per cui è stato iscritto nel registro degli indagati il dirigente dell’area Lavori pubblici della macchina comunale Franco Greco.
Mazza ha immediatamente accolto l’invito e nel pomeriggio si è recato alla Procura della Repubblica di Monza dove ha incontrato Giordano Baggio, il sostituto procuratore titolare di entrambi i filoni di indagine. «Per quanto riguarda il Piano di governo del territorio -ha commentato all’uscita l’assessore- le domande che mi sono state poste riguardano la bozza depositata nell’estate del 2009, quando ero un semplice consigliere e non l’assessore alla partita, e le modalità di lavoro che sto seguendo per la sua modifica. Ho illustrato quindi quelle che sono le linee guida di questa revisione, ovvero la cancellazione degli ambiti di trasformazione al di fuori del tessuto urbano consolidato, il no alla cementificazione e la tutela del verde».
Diverso è il discorso sull’affaire Greco: «Anche in questo caso, nel periodo sotto esame non ero assessore, per cui le informazioni di cui sono a conoscenza sono forzatamente limitate». Per la cronaca, fino alle amministrative della primavera dell’anno passato, le deleghe assessorili oggi detenute da Mazza erano affidate al vicesindaco Attilio Gavazzi, nel frattempo dirottato alle Politiche scolastiche ed alle Politiche sociali ed ai servizi alla famiglia.
L’INCHIESTA GRECO Una gestione ambigua di pratiche inerenti demolizioni di manufatti abusivi, la mancata segnalazione all’autorità giudiziaria di notizie di reato o di piccoli abusi di cui era venuto a conoscenza e l’accordo di proroghe ad ordinanze di sgombero o ripristino di aree non possibili a termini di legge. Sono le contestazioni che hanno determinato l’iscrizione nel registro degli indagati di Franco Greco, il dirigente dell’area Lavori pubblici del Comune di Seregno al centro del blitz che gli uomini della locale tenenza della Guardia di finanza, insieme ai Carabinieri della Polizia giudiziaria in servizio alla Procura della Repubblica di Monza, hanno compiuto giovedì scorso all’ufficio tecnico comunale.
Come ormai noto, gli inquirenti si sono concentrati in questa circostanza su un’area di 3mila metri quadrati in zona San Carlo, con affaccio sul viale Europa, già oggetto di un sequestro da parte della Polizia provinciale in gennaio, quando era stato riscontrato che il suo proprietario, il sessantunenne Gioacchino Alabiso, vi svolgeva attività di recupero di rifiuti ferrosi, veicoli fuori uso e rottame per un totale di 5mila metri cubi di materiale, sebbene nel piano regolatore vigente il terreno sia azzonato ad agricolo o seminativo.
La vicenda aveva gettato nell’immediato anche una luce sinistra sull’iter per la redazione del Piano di governo del territorio poiché l’imprenditore, denunciato per gestione, recupero e smaltimento di rifiuti senza autorizzazione e per deposito incontrollato degli stessi, si era difeso alla notifica del provvedimento presentando la documentazione di un ricorso per ottenere una sanatoria, in attesa che l’approvazione della bozza del documento urbanistico, rimasta lettera morta, consentisse di superare definitivamente l’irregolarità. Al momento, non hanno trovato conferma né sono state smentite le voci di una perquisizione pure a casa dello stesso Greco.Di certo c’è invece che le Fiamme gialle se ne sono andate da via XXIV Maggio portandosi appresso il computer utilizzato nel suo ufficio dal dirigente, che oggi ufficialmente risultava in ferie.
CHI È Classe 1966, nato a Nerviano e laureato in ingegneria al Politecnico di Torino, Greco è uno dei cardini della macchina comunale seregnese. Dopo il licenziamento del suo collega Calogero Grisafi, avvenuto nel 2005, e fino al reintegro in ruolo di quest’ultimo, deciso dal Tribunale del lavoro due anni fa, a lui era stata affidata la responsabilità dell’intero ufficio tecnico, compreso quindi il settore urbanistico: proprio in questa fase si sarebbe concretizzato quanto ha spinto la Procura della Repubblica di Monza a muoversi. Chi lo conosce bene e crede alla sua innocenza, tuttavia, oggi ricorda come Greco in questo periodo avesse più volte sottolineato l’impossibilità di attendere nel migliore dei modi al doppio incarico ed alla mole di lavoro conseguente.
P.Col.