Desio – La scoperta, ieri sera, è stata amara: i locali del capannone di proprietà comunale dentro il Polo Tecnologico appena assegnati al Consorzio Desio Brianza sono stati saccheggiati. Cavi recisi, rubinetti smontati, sifoni tolti dalle tubature, acqua sparata con gli idranti antincendio sui controsoffitti, crollati, e sul pavimento, che si è alzato. Vetrate rotte, scrivanie distrutte, lavandini spaccati a metà, fotocopiatrici rovesciate e rovinate per sempre, lampade strappate dalla sede, quadri elettrici divelti, calcinacci ovunque.
“Tutto questo ha poco dell’atto vandalico”, dice il sindaco Roberto Corti, mentre insieme ai componenti della giunta esamina le fotografie scattate sul luogo, ora inaccessibile. “Hanno aperto l’acqua per fare i danni, poi l’hanno richiusa. Avevano senz’altro mazze e cesoie. Sono entrati presumibilmente dal cantiere della torre. Hanno fatto un lavoro di squadra, con esperti elettricisti e idraulici. Un lavoro fine a se stesso, non c’era niente da rubare. Hanno fatto un danno enorme ai desiani. Purtroppo, pagheremo tutti per le riparazioni”. La stima per la sistemazione supera i 100mila euro, ma è solo preliminare. I carabinieri stanno indagando. Un avvertimento?
“Può essere- ammette il sindaco- ma non cambia minimamente il nostro modo di amministrare. C’è da prendere atto che viviamo in una società dove l’illegalità persiste”. Proprio qualche giorno fa, il 30 aprile, a Desio è stata inaugurata la struttura destinata a scopi sociali e confiscata alla ‘ndrangheta. E sempre pochi giorni fa parte del capannone avuto dall’impresa Addamiano in cambio della variazione della destinazione d’uso dell’area su cui è poi sorta la torre incompiuta, era stata assegnata all’utilizzo del Consorzio Desio Brianza. Ma nessuno fa supposizioni, ipotizza legami tra i fatti. Si attendono gli esiti delle indagini subito avviate.
“I lavori di sistemazione partono subito – si limita a dire con fermezza Cort- e tutto il programma per l’utilizzo del capannone va avanti invariato. Non vogliamo che la struttura rimanga abbandonata e nel degrado”. “La risposta della città- aggiunge l’assessore Daniele Cassanmagnago- deve essere ferma e importante. Non è possibile far passare fatti simili senza una reazione corale. Hanno devastato un bene comune, ma hanno attentato anche alla vita della città”. Tutti i componenti della giunta sono decisi: “Mettiamo le foto sul sito del comune, così tutti potranno vedere quello che questi signori hanno combinato”.
Egidio Farina