Ritardi, sicurezza e pochi posteggiLe croci negli snodi della Brianza

A Seregno la stazione è terra di nessuno. A Lentate sul Seveso il dramma che vivono centinaia di pendolari è quello dei parcheggi: sono troppo pochi. A Besana gli oltre 10mila pendolari della linea del Besanino devono convivere con ritardi cronici.
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Seregno – Non è la puntualità delle corse il grattacapo principale con cui convivono i pendolari che, giornalmente, salgono sui treni che fanno tappa alla stazione ferroviaria di Seregno, nodo destinato ad assumere un’importanza fondamentale alla luce del ripristino della tratta per Saronno, che permetterà un più facile collegamento da Malpensa a Bergamo. Salvo qualche eccezione, per la verità talvolta clamorosa nelle proporzioni, gli inconvenienti da questo punto di vista, saliti alla ribalta delle cronache nello scorso inverno, sembrano ormai superati.
Diverso è il discorso per le carenze strutturali che l’edificio presenta. La più evidente è lo stato del piazzale 25 aprile, caratterizzato da una serie di buche che complica la vita a chi ha difficoltà di deambulazione. L’amministrazione comunale aveva perciò definito un progetto di riqualificazione, che però, complice il patto di stabilità, è finito nel cassetto. Preoccupa inoltre il malfunzionamento degli ascensori nel sottopasso di collegamento ai binari. Gli elevatori sono semplici montacarichi, di arduo utilizzo anche quando non sono fuori servizio: basti pensare che occorre tenere premuto l’apposito pulsante per tutta la durata della salita o della discesa, pena un fermo imprevisto. Non vanno infine dimenticati i problemi di ordine pubblico nelle ore di buio, con conseguente chiusura della sala di aspetto e della hall d’ingresso, per evitare il bivacco notturno di sbandati.

Besana in Brianza
– Sono i ritardi i compagni di viaggio dei 13mila pendolari che ogni giorno salgono sul Besanino. Nonostante la recente introduzione dei nuovi undici treni di ultima generazione, per i passeggeri della linea che collega la Brianza a Milano e a Lecco non si fermano i disagi legati ai ritardi dei convogli. I mesi di ottobre e novembre hanno infatti ripresentato le solite criticità, in particolar modo durante gli orari di punta. Sulle 840 corse mensili, ottobre ha visto giungere a destinazione 168 convogli con un ritardo compreso fra i 6 e i 15 minuti e 37 con un ritardo superiore ai 15 minuti. Nel mese di novembre, invece, 170 hanno registrato un ritardo compreso tra i 6 e i 15 minuti, 57 di oltre 15 minuti. La linea dovrà essere necessariamente raddoppiata e potenziata, per permettere un efficiente servizio. Il binario unico da Monza a Erba crea infatti diversi problemi, da una limitata frequenza delle corse a una catena senza fine di ritardi e soppressioni in caso di guasti. Alla stazione di Villa Raverio i passeggeri devono aspettare i treni in una sala d’attesa con i muri imbrattati e il pavimento ricoperto di rifiuti. Ed è ancora da sciogliere l’annoso nodo delle code di auto in sosta sulla provinciale Carate-Besana quando si abbassano le sbarre del passaggio a livello. Non va meglio alla stazione di Biassono, dove l’incubo si chiama Pedemontana. Nel 2013, per il passaggio dell’autostrada, è prevista l’interruzione della linea.

Lentate sul Seveso
– Trovare un parcheggio è un’impresa, pensare di superare i binari spingendo un passeggino è impossibile e poi quanto è difficile sapere quale sia il binario giusto, la segnaletica è carente. Sono i disagi vissuti dalle centinaia di pendolari che utilizzano la stazione di Camnago di Lentate sul Seveso. Da qui si può scegliere di raggiungere Milano o di arrivare fino in Svizzera, ma bisogna mettere subito in conto che trovare un posto libero per la propria auto è impossibile, soprattutto dall’introduzione della sosta a pagamento nel vicino comune di Seveso. Si attende così l’inaugurazione del maxiposteggio sul centro di manutenzione delle Ferrovie Nord, 250 posti con accesso per i pendolari da via XXIV Maggio che secondo programmi dovrebbe aprire la primavera prossima. Pollice verso poi per il sottopasso ciclopedonale alternativo ai binari della stazione: gli ascensori non sono ancora funzionanti, rendendo difficoltoso l’attraversamento alle mamme che spingono un passeggino e assolutamente impossibile a chi è costretto su una sedia a rotelle. Per quanto riguarda la situazione dei Comuni di Seveso e Meda, sarebbe a rischio il progetto di costruzione una maxistazione unica in via Busnelli in zona San Pietro. L’opera richiesta da entrambe le amministrazioni, al momento non è stata inserita nel piano territoriale di coordinamento provinciale.
Cristina Marzorati
Alessandra Botto Rossa
Paolo Colzani