Rifiuti trasportati dalla corrente danneggiano il parco

Rifiuti trasportati dalla corrente danneggiano il parco

Monza – Parco allagato dalle acque del Lambro. La zona più colpita è la Valle dei sospiri dal ponte delle catene alla porta delle Grazie Vecchie. Martedì sera alle 11 dalla centrale operativa della protezione civile è arrivato l’ordine di rompere gli argini nella Valle dei sospiri per evitare danni ben più gravi.

“Ci siamo ritrovati con il sindaco,l’assessore alla sicurezza e al parco – spiega il direttore del parco Fabio Berti – e alle 11,40 gli argini erano aperti”. Le acque, ancora questa mattina verso mezzogiorno, hanno continuato ad allagare tutta l’area della Valle dei Sospiri rendendo inagibile l’ingresso dalla porta delle Grazie Vecchie.

“Come nel 2002 – continua Berti – la zona resterà inagibile per un paio di mesi”. Le acque sono inoltre uscite spontaneamente nell’area dei Mulini Asciutti, in zona pineta, intorno al Mulino del Cantone sia verso viale Cavriga che verso la Fagianaia reale.

Molti i curiosi nel parco ieri mattina armati di macchine fotografiche per documentare l’ennesima esondazione. Per fermare le immagini dei vialetti e del sottobosco invaso alle acque, per immortalare la forza del fiume sotto le arcate del ponte delle catene . Il rischio più grande ora è il vento: “Speriamo- prosegue Berti- che il terreno abbia modo di asciugarsi e ricompattarsi per evitare la caduta di piante” anche se nel pomeriggio un nuovo violento temporale ha funestato Monza e la Brianza.

Troppo presto per quantificare i danni. “Tre piante sono cadute all’interno dei giardini reali – spiega Augusto Sanvito dell’amministrazione parco – a causa del vento e della pioggia. Nell’area delle Grazie Vecchie stiamo facendo controlli sulla stabilità delle piante e abbiamo messo cartelli di attenzione che resteranno fino a che non avremo completato i controlli”.

E poi ci sono i rifiuti trasportati dalle acque che restano impigliati nei rami e nel sottobosco: già diverse cassette di plastica trascinate dalla corrente. A rischio anche le giovani piante appena messe a dimora nell’area della Valle dei sospiri.
Rosella Redaelli