Mezzago – Che “C’è crisi” Bugo lo cantava già nel 2008. C’è crisi dappertutto, allora al Bloom le fanno la festa. Sabato 28 aprile a Mezzago è già il primo maggio. Con qualche giorno di anticipo sul calendario, in via Curiel torna per la quinta edizione il «Primo maggio Neverland Festival», l’appuntamento musicale che manda una dedica speciale ai lavoratori in difficoltà.
Due palchi al Bloom e dodici ore di musica in programma. In scena ancora una volta alcuni dei nomi più interessanti della scena musicale italiana. Dalle 15 in scaletta sono previsti i live di Bugo, Edda Rampoldi, Iosonouncane, Ettore Giuradei, Maria Antonietta, Musica per Bambini, Ultimo attuale corpo sonoro, Paolo Saporiti, Boxeur the coeur e Pocket chestnut. Per chiudere con un djset con la faccia e i ritmi dei Ministri. E poi reading, griglieria, birreria (e patatine), bar.
Oltre alla qualità della musica, la particolarità del festival sta nell’occhio di riguardo verso i lavoratori licenziati o in cassa integrazione. Sull’onda di un’iniziativa analoga dell’Estragon di Bologna, infatti, questi potranno usufruire di un biglietto omaggio esibendo la “Ghost work card” rilasciata dal Bloom (in libreria, info: 039/62.38.53) presentando un documento del datore di lavoro che ne attesti la condizione. Per tutti gli altri l’ingresso è di 10 euro.
Lo spettacolo inizia alle 16 sul palco acustico Neverlab col folk di Paolo Saporiti, alle 16.40 sul palco elettrico Bloom toccherà a Pocket chestnut («folk-blues stradaiolo»). A seguire, in rigorosa e ordinata alternanza, il folk e synth-pop di Boxeur the coeur, l’impegno rock dell’Ultimo attuale corpo sonoro, la voce nuova di Maria Antonietta, le invenzioni di Ettore Giuradei seguito da Musica per bambini, le provocazioni di Iosonouncane. A chiudere i fuochi d’artificio dell’ex Ritmo Tribale Edda (più o meno alle 22.45) e Bugo, due opposti per storie personali e stile (tanto sofferto Edda quanto scanzonato Bugo) ma coraggiosi nel cantare quello che pensano.
Chiara Pederzoli