Primarie Pd, c’è anche Civati«Renzi? Talentuoso ma solo»

«C'è l'intenzione di candidarmi, però voglio capire come sono le condizioni degli altri, per evitare di fare una forzatura». Così il consigliere regionale Pd Lombardia, Giuseppe Civati, ospite a "24 Mattino" su Radio 24 in merito alla sua possibile candidatura alle primarie del centrosinistra.
Primarie Pd, c’è anche Civati«Renzi? Talentuoso ma solo»

Monza – “C’è l’intenzione di candidarmi, però voglio capire come sono le condizioni degli altri, per evitare di fare una forzatura”. Così il consigliere regionale Pd Lombardia, Giuseppe Civati, ospite a “24 Mattino” su Radio 24 in merito alla sua possibile candidatura alle primarie del centrosinistra. “Una delle cose che sono emerse sabato è che c’è bisogno di raccogliere 100 delegati o 18mila firme di iscritti in una settimana, per cui tutti i candidati terzi rispetto ai due principali sono un pò in difficoltà e quindi stanno ragionando sul da farsi. La mia candidatura era eventuale, stiamo valutando” ha aggiunto Civati.

Sulle regole emerse sabato, Civati ha espresso alcune perplessità: “Non ho capito il motivo per cui ci si debba registrare in un luogo diverso dal voto e non ho capito perchè chi non ha votato al primo turno non potrebbe votare al secondo. O funziona come le elezioni, o non possiamo sempre inventarci cose nostre, strampalate”.

Sulla candidatura di Renzi aggiunge: “È un uomo molto talentuoso, che fa benissimo a correre, ma corre da solo. Non fa niente per nasconderlo, anche il suo format in giro per l’Italia è così. Non ama molto il confronto sulle questioni spinose. Ha nel coraggio e nel carisma le qualità migliori. Quello che ci divide è che c’è secondo me un limite nella sua azione che è quello di non costruire una relazione politica vera con altri soggetti, non è riuscito a costruire in questi anni intorno a sè una squadra politica completa, forte, credibile. Il Pd ha sottovalutato il problema del ricambio; sabato Bersani è stato molto aperto, molto meno Bindi e altri come Fioroni. Sono intervenuti i soliti: non ce la fanno a lasciare un pò di spazio a figure della nuova generazione”.