Pier Luigi Bersani a Vimercate«Servono politiche industriali»

Il segretario nazionale del Pd in città. Visita in centro con il candidato sindaco del centrosinistra, Paolo Brambilla, poi l'incontro alla Bames con i lavoratori delle aziende del Vimercatese in crisi.
Pier Luigi Bersani a Vimercate«Servono politiche industriali»

Vimercate – «Non ricordo un periodo in cui i temi produttivi e industriali siano stati così tanto dimenticati da un governo. Abbiamo aree che sono veri e propri bacini di cultura del lavoro, e che devono essere preservati. Servono politiche industriali ed economiche nazionali, servono strumenti locali. Il rilancio e la reindustrializzazione sono indispensabili, non si può permettere che queste realtà svaniscano, e non è accettando che si venga a fare altro che si trovano soluzioni. Dal deserto non potrà nascere nulla». Il segretario nazionale del Partito democratico, Pier Luigi Bersani, oggi ha fatto tappa alla Bames-Sem per discutere di lavoro e dei problemi che toccano un’area che fino a qualche anno fa era nota come la silicon valley della Brianza.

Il suo intervento si è affiancato a quello delle rsu di Bames-Sem e di Alcatel-Lucent nel richiedere che le istituzioni, a partire dal governo e dalla Regione, non si limitino a interventi di emergenza, come la cassa integrazione, ma applichino misure di sviluppo capaci di produrre vera crescita e occupazione. L’intervento all’ex Celestica ha concluso una mattina di sapore elettorale, trascorsa in città a fianco del sindaco uscente Paolo Brambilla (Pd), candidato dal centrosinistra a proseguire un ciclo di governo inaugurato a Vimercate dal 1997 con Enrico Brambilla. Dapprima la visita a Villa Sottocasa e al Museo del territorio, poi la passeggiata al mercato, lo scambio di battute con la gente tra le bancarelle, un intervento nell’anfiteatro di piazza Unità d’Italia. Infine, l’ex Celestica. Guardando alla tornata delle amministrative in Lombardia, feudo di Pdl e Lega, Bersani chiede ai cittadini «un voto per la loro città e per il Paese», che per Vimercate significa non cambio della guardia ma riconferma. È stato l’unico dettaglio di sapore strettamente elettorale in una riflessione che, seppure fortemente critica nei confronti di un governo «che invece di occuparsi di lavoro e d’industria è concentrato in tutt’altro», si è soffermata sui temi dell’economia e dell’occupazione.

La delocalizzazione delle multinazionali, il calo degli occupati, basti pensare che l’Ibm ancora negli anni Ottanta toccava 3mila dipendenti oggi scesi a poco più di mille, l’aumento dei servizi e del terziario, la precarietà in aumento: sono queste le coordinate salienti del panorama vimercatese, esasperate dalla crisi generale dell’ultimo triennio. Tuttavia qui le aziende hitech sono l’0,8 percento in più della media regionale e resistono punte di eccellenza nella ricerca e sviluppo che le rsu chiedono vengano valorizzate. Tra i settori emergenti anche in Brianza, quello delle rinnovabili, che oggi si vede tarpate le ali dal recente forte taglio degli incentivi statali: «Han bloccato tutto dalla sera alla mattina, invece di selezionare l’accesso ai contributi e pianificare un’azione efficace», ha concluso Bersani.
Anna Prada