Paderno Dugnano – I parroci del territorio scendono in campo per la Rho-Monza. I sacerdoti responsabili delle tre comunità pastorali di Paderno e del Villaggio Ambrosiano, don Gabriele Sala, di Dugnano e Incirano, don Giacomo Tagliabue, di Palazzolo e Cassina Amata don Luciano Galbusera e il parroco di Calderara, don Giampiero Borsani, hanno infatti deciso di prendere carta e penna e di rivolgersi all’amministrazione provinciale di Milano.
I sacerdoti hanno infatti firmato ed inviato una lettera a palazzo Isimbardi per le questioni relative ai progetti sulla Rho Monza. Nel rispetto dei differenti ruoli e delle diverse responsabilità, con questo scritto rivolto al presidente della Provincia di Milano Guido Podestà, intendono farsi interpreti delle preoccupazioni che hanno colto tra la gente per sollecitare «un’ulteriore efficace azione di approfondimento che, in collaborazione con gli amministratori e i cittadini dei comuni interessati, sappia individuare la soluzione condivisa, rispettosa della salute dei cittadini, urbanisticamente apprezzabile ed economicamente sostenibile a lungo cercata».
I responsabili delle comunità cristiane locali, che hanno seguito il dibattito sviluppatosi in questi anni, esprimono un parere a favore di soluzioni che prevedano anche parziali interramenti. «Interramento parziale, sostenuto da tutta l’assemblea consiliare e dalle sue autorità amministrative, che anche a noi pare essere soluzione più consona a salvaguardare il tessuto urbanistico della città e la qualità della vita delle nostre comunità». Non un’abitudine, però, da parte dei religiosi, quella di rivolgersi direttamente alle istituzioni. «Lo facciamo, eccezionalmente- si legge nella missiva- perché sappiamo che, in queste settimane, decisioni difficili e rilevanti per il futuro della nostra città stanno per essere definitivamente varate e rese esecutive».
Nel frattempo, tranne gli ultimi dettagli da precisare, è stato condiviso il progetto alternativo dai cinque comuni interessati e dai comitati cittadini nell’ultimo tavolo tecnico intercomunale del 17 maggio. Fase immediatamente successiva sarà l’elaborazione di delibere amministrative che dovranno essere adottate dai singoli comuni interessati, prima di essere sottoposti agli organi superiori. «Nulla è detto o scontato- ricordano però con cauto ottimismo dal comitato per l’interramento padernese- l’unico progetto in essere è quello fuori terra a 14 corsie».
Ileana Brioschi