Lentate sul Seveso – Torna in vigore l’ordinanza che punisce i clienti delle prostitute con 500 euro di multa, ma sarà stagionale con scadenza al 30 settembre. Una modifica imposta dalla Corte Costituzionale, che il 7 aprile scorso ha dichiarato illegittimo parte dell’articolo 54 comma 4 del decreto legislativo del 18 agosto 2000, Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, punto di partenza del pacchetto sicurezza voluto dal ministro Roberto Maroni che includeva anche le contravvenzioni contro i clienti delle lucciole.
L’aspetto giuridico aveva spinto il sindaco, Massimo Sasso, a revocare l’ordinanza, per predisporne una nuova grazie al lavoro del comandante della polizia locale, Mauro Colombo, e in attesa dell’approvazione del prefetto Renato Saccone. Dal giorno in cui l’ordinanza modificata è stata inviata al massimo esponente della sicurezza per l’area di Monza e Brianza, è trascorso circa un mese, scatta così il silenzio assenso e a partire da oggi, sabato 4 giugno, i clienti saranno nuovamente puniti con una contravvenzione da 500 euro.
Ma cos’è cambiato rispetto al passato se la linea è sempre quella di colpire economicamente chi s’intrattiene con le squillo? La temporaneità. L’ordinanza non potrà essere applicata nei mesi invernali, ma solo da primavera inoltrata sino alle porte dell’autunno. Nel documento infatti l’amministrazione comunale sottolinea il problema sicurezza pubblica, che si accentua quando le giornate si allungano, la gente esce di casa più volentieri, ma si ritrova sotto le finestre e comunque davanti agli occhi «coppiette» neanche troppo timide o appartate.
Il disagio poi include tutti i movimenti a corollario dell’amore a pagamento: dai protettori che ruotano attorno alle ragazze, alle manovre pericolose dell’automobilista che adesca una prostituta, sino all’immondizia che si crea al loro passaggio. Nei prossimi giorni lungo le strade lentatesi, in particolare sulla Nazionale dei Giovi, la polizia locale e in generale le forze dell’ordine addette al pattugliamento di Lentate, torneranno ad applicare i 500 euro di contravvenzione a chi sarà colto in atteggiamenti espliciti con una delle giovani che vendono il proprio corpo sulla Statale.
Per Massimiliano Costantin, capogruppo di «Lentate Democratica », l’ordinanza non risolve il problema: «Va punito chi sfrutta» ha sempre dichiarato, e oltretutto non sarebbe nemmeno legale, perché mancano i cartelli che indicano il provvedimento e l’ammontare della contravvenzione nel caso di violazione.
Cristina Marzorati