Meda – Otto ore di intervento sono valse una mano ritrovata. All’Ospedale San Gerardo di Monza è avvenuto, se non un miracolo vero e proprio, sicuramente fatto grandioso che ha permesso a un operaio residente a Seregno di riacquistare quattro dita, perse durante una normale ma sfortunata mattinata di lavoro. Erano circa le 11.50 di mercoledì 15 giugno, quando l’interessato è stato protagonista di un incidente sul lavoro.
Un momento di distrazione mentre stava lavorando gli è stato fatale. Stava tagliando un pezzo di legno con una motosega, come tante volte aveva fatto durante la sua carriera, quando il 40enne con casa a Seregno che lavora presso la ditta Sereco Mobili di via Einstein a Meda, al confine tra i due Comuni, nel togliere un pezzo di legno di scarto, è rimasto con la mano destra sotto la lama. Risultato: quattro dita tranciate e tanto spavento. Sul posto i colleghi e i titolari della ditta hanno subito avvertito il 118 e nell’azienda di mobili è arrivata un’ambulanza dell’Avis Meda.
A seguire, sono intervenuti anche gli agenti della polizia locale, chiamati a loro volta dai sanitari, che hanno fatto delle piccole indagini senza troppe difficoltà: è parso evidente che l’incidente accaduto al seregnese fosse frutto di un banale attimo di distrazione e che non interessasse norme sulla sicurezza. Di conseguenza, non è stato aperto alcun fascicolo d’indagine dal comando di via Isonzo. L’uomo è stato quindi trasportato all’ospedale San Gerardo di Monza dove ha avuto la fortuna di incontrare due medici chirurghi della mano: Roberta Gilardi e Pierluigi Confalonieri, esponenti di un’elite conclamata all’ospedale monzese e conosciuta ben oltre i confini della Lombardia.
I due specialisti hanno lavorato sodo per ben otto ore e sono riusciti a riattaccare le quattro dita tranciate alla mano con speciali tecniche. «Il decorso dell’uomo – fanno sapere dall’ospedale monzese – è buono. E per ora rimane ricoverato presso il nostro nosocomio». La prognosi comunicata in polizia locale è di 40 giorni. Insomma, una storia a lieto fine, iniziata come una sfortunata mattinata e conclusa diverse ore dopo con una mano riacquistata. Interpellata l’azienda per chiedere un racconto e una versione dell’incidente, la Sereco Mobili – un’azienda che lavora nell’ambito del legno da tempo – ha preferito non commentare.
Elena Sandrè