Concorezzo – “In anteprima per voi le prime onde di Acquaworld”. Così recitava il 29 giugno scorso un post pubblicato su Facebook, il social network più diffuso al mondo, dalla proprietà del parco acquatico al coperto più grande d’Italia, aperto al pubblico da lunedì in via La Pira. Ad una settimana di distanza, però, l’onda che (almeno per il momento) fa più rumore è quella delle proteste. Che si è levata da facebook e che ha spinto la società che gestisce il mega impianto a ridurre del 20 per cento il prezzo del biglietto d’ingresso.
«E’ stata una decisione che avremmo preso comunque – puntualizza l’ufficio stampa di Acquaworld – Dopo un’attenta valutazione, infatti, abbiamo deciso di abbassare per tutta l’estate il costo del biglietto, considerato che al momento il parco acquatico è a regime solo per il 50 per cento. E’ stata una scelta assunta nel rispetto degli utenti, vista l’offerta dei servizi ridotta. A settembre, quando verrà aperta anche l’area relax e l’ultimo scivolo, al momento chiuso, valuteremo se sarà il caso di ritoccare il prezzo dell’accesso oppure no».
Il coro delle proteste si è fatto sentire da lunedì, da quando cioè, dopo due anni di attesa (e dopo lo special day del 1° luglio, riservato alle autorità e ai giornalisti), il maxi impianto da quasi 40 milioni di euro ha aperto i battenti al pubblico. I dieci scivoli (11, compreso quello ancora chiuso) da 1.100 metri lineari, le vasche dell’area funworld, con tanto di cascate, river e onde a simulare il mare, non sono bastati a placare la voglia di divertimento dei primi visitatori (per la verità, pochi).
In molti, infatti, si sono lamentati per l’eccessivo costo del biglietto d’ingresso (19 euro), valido per appena tre ore e mezza. Da martedì quindi la proprietà ha deciso di correre ai ripari, tenendo anche conto dell’offerta dimezzata. “Acquaworld ancora più conveniente ! Da oggi l’ingresso di 3 ore 1/2 costa solo 14 euro e i bambini sotto il metro non pagano”, pubblicizza il nuovo post pubblicato su facebook. Il provvedimento, però, ha scatenato l’onda di nuovi commenti non proprio positivi. Cesare Riglione ad esempio scrive: “Ieri era vuoto? Ah ah ah”, mentre Monica Borsani, un’altra utente iscritta al social network, commenta sarcastica: “Ma dai??? Allora aspetto un mesetto a venire, magari si abbassa ancora…”. Tutti gli utenti, comunque, criticano la decisione dell’ingresso a tempo: “Tre ore e mezza sono troppo poche, soprattutto se si viene da fuori con i bambini”.
Dal canto suo Acquaworld difende la scelta, “adeguata rispetto agli altri parchi acquatici d’Italia e d’Europa”. «Capiamo i dubbi di molti – spiega l’ufficio stampa della struttura – Acquaworld non è una “piscina” o un parco estivo, è un parco acquatico unico in Italia. Per trovare qualcosa di simile bisogna guardare al nord Europa. Se si vuole un esempio, consigliamo le terme di Erding, così si potrà apprezzare la diversità di Acquaworld. Tre ore e mezza poi è un tempo assolutamente sufficiente per poter provare tutte le attrazioni dell’impianto».
Erika Camasso