Limbiate – Doveva essere la giornata del rientro dopo dieci giorni di chiusura con ferie obbligate, invece i ventisette dipendenti della Omg hanno trovato i cancelli dell’azienda chiusi. Una sorpresa amara per i lavoratori, che avevano ricevuto giusto nel fine settimana una raccomandata dalla proprietà in cui si annunciava una sospensione a tempo indeterminato dal servizio. Solo l’intervento dei Carabinieri ha spinto il titolare dell’impresa, che da circa quarant’anni produce macchinari per legatoria, a fare entrare a turno i dipendenti per ritirare i propri effetti personali.
«Dopo aver superato una forte crisi nel 2005- spiega il delegato sindacale della Fim Cisl Enrico Vacca in riferimento al sito produttivo di via Sackarov- a partire dalla fine di gennaio fino al 24 aprile di quest’anno è stata attivata la cassa integrazione ordinaria a rotazione e dal 27 aprile all’8 maggio la proprietà ha deciso la chiusura, senza però accettare il confronto in sede sindacale che era stato richiesto. Ora, dopo questa modalità di azione, intraprenderemo i percorsi più opportuni». L’azienda, oltre allo stabilimento di Limbiate, dove sono impiegati 24 dipendenti, ha anche un magazzino sul territorio di Paderno Dugnano, dove lavoravano gli altri tre.
«Alla Omg- spiegano i dipendenti davanti ai cancelli- ci sono persone che sono qui da una vita, con una media di continuità lavorativa che va dai quindici ai vent’anni». «Da circa otto mesi- spiega invece il titolare dell’azienda Aldo Perobelli- abbiamo avuto un drastico calo di commesse e abbiamo terminato gli ordini. Ora stiamo valutando la situazione».
Ileana Brioschi