”Note per la semina: il concertoeco-sostenibile” a Binario 7

Si ispira al capolavoro letterario di Jean Giono, «L'uomo che piantava alberi» la nuova proposta di Equivoci Musicali in scena sabato 28 maggio per il penultimo appuntamento della stagione di «Terra». Con Equivoci Musicali, team diretto da Rachel O'Brien.
”Note per la semina: il concertoeco-sostenibile” a Binario 7

Monza – (G.Tag.) Si ispira al capolavoro letterario di Jean Giono, «L’uomo che piantava alberi» la nuova proposta di Equivoci Musicali in scena sabato 28 maggio per il penultimo appuntamento della stagione di «Terra». «Note per la semina: il concerto eco-sostenibile» il titolo scelto. Uno spettacolo concerto che attraverso un repertorio vocale da camera racconta il miracolo della semina, l’efficacia dei piccoli gesti, l’amore per la natura, la terra, il mondo.

Un libro molto particolare quello a cui Equivoci Musicali si è ispirato per il concerto di sabato. «L’uomo che piantava alberi» è un racconto molto toccante, un elogio della lentezza, della perseveranza e della costanza. Il nome del protagonista, di quell’uomo che da solo arriverà a ri-forestare un’intera area divenuta desertica, rimarrà sconosciuto per gran parte del racconto. La maggior parte dei lettori, in genere, credono che il protagonista, quel Elzéard Bouffier sia un personaggio realmente esistito anzi, che sia lo stesso Jean Giono e che quindi la storia sia parte autobiografica. Come il protagonista del racconto di Giono, così i musicisti di Equivoci Musicali, attraverso piccoli gesti, seme dopo seme, nota dopo nota, cercano di infondere nello spettatore l’amore per la musica, la buona musica.

Sul palco il mezzosoprano Rachel O’Brien, direttore artistico di Equivoci Musicali, la voce recitante dell’attrice Elda Olivieri, la danza di Elisa Risitano, il pianoforte di Claudia Mariano e il violoncello di Andrea Anzalone. Nel repertorio: esecuzioni di Mahler, Schumann e Debussy, le celebri sonorità della Gymnopédie di Satie e della Pavane di Fauré oltre all’incanto della suite n.1 per violoncello di Bach seguita dalle toccanti armonie vocali di Haendel. Non mancheranno le suggestioni contemporanee di Kurtag, Pärt e Tiersen. «Il racconto di Jono è delicato – ha sottolineato Rachel O’Brien – ci racconta di virtù nobili quali la pazienza, l’ascolto, la dedizione, il rispetto, il coraggio e la cura per la natura e ciò che ci circonda. Abbiamo cercato di rendere musicalmente questa figura scegliendo musiche intime, raccolte, capaci, come una poesia o un acquarello, di racchiudere in pochi versi o semplici pennellate il senso più profondo delle cose.»

Si inizia alle 21. Biglietto d’ingresso 12 euro l’intero, 10 il ridotto. Teatro Binario 7, piazza Turati; dal lunedì al venerdì dalle ore 15.00 alle ore 18.30; prenotazioni al numero 039.2027002; e-mail: biglietteria@teatrobinario7.it.
Giusy Taglia