FIGINO SERENZA Lunedì 11 marzo alle 8.30 era salito sul tetto di un capannone in via Leopardi, a Figino Serenza (Como). Con sé aveva cinque bombole di gas propano, di cui una con il cannello acceso. Minacciava di buttarsi perché, gridava, dallo scorso settembre non riceveva lo stipendio dall’azienda per cui lavora: una ditta di Carate Brianza che si occupa di impermeabilizzazioni, e che dallo scorso agosto sta lavorando proprio sugli stabilimenti dell’azienda figinese.
«Che cosa devo fare? – gridava – devo andare a rubare per mangiare?».
Raggiunto sul tetto dal tenente della stazione dei carabinieri di Cantù, alle 10.30 è stato convinto a interrompere la sua eclatante protesta ed è sceso dal tetto.
«Non mi pagano da mesi»Caratese minaccia di buttarsi
La protesta di un operaio di una azienda di carate Brianza sul tetto di un capannone di Figino Serenza (Como). Ha minacciato di buttarsi nel vuoto per la condizioni in cui si trova. È stato convinto a scendere dai carabinieri di Cantù