Morte misteriosa di Royal, il cignodel laghetto Belvedere di Sovico

Da 16 anni era la mascotte del laghetto Belvedere, ammirato soprattutto dai più piccoli. Il cigno, nell'oasi fin dalla sua apertura, é morto pochi giorni fa. Sulle cause del decesso bisognerà attendere l'esito di esami accurati.
Morte misteriosa di Royal, il cignodel laghetto Belvedere di Sovico

Sovico – Da sedici anni era la mascotte del laghetto Belvedere, ammirato soprattutto dai più piccoli. Il cigno insediato nell’oasi fin dalla sua apertura 16 anni fa, purtroppo non c’è più. E’ morto pochi giorni fa e sulle cause del decesso bisognerà attendere l’esito di esami accurati. Di fatto l’animale era stato ricoverato dopo che alcuni cittadini si erano accorti del vistoso rigonfiamento sotto il becco in cui, si è poi scoperto, si era accumulata una gran quantità di cibo e altro materiale, impedendogli di alimentarsi adeguatamente.

Che cosa abbia procurato questo anomalo rigonfiamento, al momento non è ancora possibile stabilirlo e sino a quando non verrà fatta luce non si può nemmeno escludere un tentativo di avvelenamento. Il cigno bianco, secondo quanto riferito dall’ufficio tecnico comunale, aveva un corpo estraneo in gola. L’animale, che rappresentava un punto di riferimento – quasi una mascotte – per i cittadini abituati a passare un’oretta nella pace del piccolo parco pubblico, è purtroppo deceduto nonostante le premurose cure degli esperti. L’animale era stato ricoverato dopo la segnalazione raccolta dall’ufficio tecnico che aveva immediatamente allertato una Guardia provinciale per i dovuti controlli.

A seguito delle verifiche da parte dell’Asl veterinaria, il cigno fu preso in cura dall’Enpa di Monza e Brianza. Il 20 novembre scorso i volontari dell’Enpa lo hanno recuperato e portato al Centro Recupero Animali Selvatici (Cras) a Vanzago, gestito dal WWF. Il cigno presentava anche un problema cronico all’ala sinistra dovuto a una vecchia frattura, ma questo non gli aveva mai impedito di condurre una vita serena in compagnia di altri uccelli acquatici. A circa 16-17 anni di età, considerata era relativamente giovane visto che è una specie molto longeva che può raggiungere i 70 anni, il cigno del laghetto di Sovico non si è salvato.

Nonostante le cure dei veterinari specializzati del Cras e un iniziale miglioramento, il cigno purtroppo non ce l’ha fatta e non potrà più tornare nel suo amato laghetto. L’esemplare, molto amato da tutti, fu anche soprannominato Royal da un ragazzo che lo scorso inverno lo nutrì con foglie di insalata perché il cigno, non potendo cibarsi per via del laghetto ghiacciato, si era avvicinato alle abitazioni della zona. Un ricordo tenero di un animale che era entrato nel cuore di tutti e che oggi si ricorda con particolare nostalgia. La storia del cigno del laghetto Belvedere è quasi fiabesca, a pensarci bene. Ma non a lieto fine.

Da 16 anni il simpatico animale ha trascorso le sue stagioni nell’angolo verde di Sovico, circondato dall’affetto di molto zoofili. E già di per sé verrebbe da escludere il tentativo di avvelenamento. In attesa di scoprire che cosa abbia provocato la sua morte, trasferiamo su queste colonne una domanda che aleggia con insistenza: il laghetto Belvedere oggi non ospita più questo tipo di esemplare, in futuro l’oasi potrà accogliere un altro cigno?
Elisabetta Pioltelli