Monza, storia di «Freccia rossa»Il cane salvato da un ferroviere

Si chiama Luna, ma i volontari dell'Ente nazionale Protezione animali l'hanno ribattezzata «Freccia rossa» dopo averla trovata e salvata lungo i binari della ferrovia. La sua è una bella storia a lieto fine.
Monza, storia di «Freccia rossa»Il cane salvato da un ferroviere

Monza – Si chiama Luna, ma i volontari dell’Ente nazionale Protezione animali l’hanno ribattezzata «Freccia rossa» dopo averla trovata e salvata lungo i binari della ferrovia. «La fortuna della piccola Luna – spiegano all’Enpa- è stata quella di incontrare un ferroviere che invece di guardare solo dritto davanti a sé ha dato un’occhiata anche ai lati delle rotaie e proprio nel momento opportuno».
Di certo il macchinista alla guida del «Besanino», lo storico treno che da Milano porta a Lecco passando per Molteno, non si aspettava di vedere un cagnolino che stazionava all’imbocco di una galleria a Biassono.
Superata la sorpresa ha subito contattato la sede monzese dell’Enpa per chiedere aiuto. Così Luna, un «similvolpino» di piccola taglia, ha potuto essere prontamente recuperato e portato in canile.

«L’abbiamo soprannominata Freccia Rossa, visto che l’abbiamo salvata dalle rotaie – spiega Giorgio Riva, presidente di Enpa – poi grazie alla lettura del tatuaggio che ha richiesto diversi tentativi sia perché i numeri si erano ormai sbiaditi col tempo sia perché tra il numero impresso sulla coscia e quello con cui era stata registrata c’era una cifra di troppo ha permesso di risalire al suo proprietario».
Si è scoperto così che la piccola Luna – questo il suo vero nome – era uscita di casa approfittando di un cancello aperto e, probabilmente spaesata, aveva vagato per giorni prima di essere avvistata nei pressi della ferrovia mentre il suo padrone la cercava dappertutto. Il lieto fine è quindi d’obbligo, Luna è finalmente tornata a casa e al suo padrone non resta che ringraziare il ferroviere.
Rosella Redaelli