Monza – Di notte diventa terra di nessuno, luogo di ritrovo per drogati e spacciatori. Uno scenario inquietante quello del parcheggio interrato di piazza Trento e Trieste che, nonostante il regolamento che ne impedirebbe l’accesso durante le ore notturne, diventa punto di incontro dei tossicodipendenti della zona. Ne sono la prova le siringhe che vengono abbandonate lungo le scale e accanto alle porte degli ascensori. Una situazione che va avanti da mesi. Solo qualche giorno fa sono state ritrovate alcune siringhe ancora sporche di sangue tra il secondo e il terzo piano interrato.
A segnalare l’ennesimo episodio sono stati i clienti del silo, che hanno deciso di avvisare dell’accaduto il presidente della circoscrizione Uno, Massimiliano Longo che non solo ha voluto verificare di persona quanto era stato denunciato dai cittadini, ma ha anche documentato l’accaduto scattando alcune foto. Non è la prima volta che il silo di piazza Trento viene scelto dai tossici come rifugio. Le prime segnalazioni risalgono a luglio scorso. Anche in quell’occasione furono alcuni cittadini a trovare le siringhe abbandonate al terzo piano, accanto all’ascensore.
«Quella dovrebbe essere una zona riservata esclusivamente ai proprietari di un posto auto – precisa Longo – è già grave che estranei riescano a raggiungere quel piano, e ancora di più che dei drogati possano agire indisturbati». Dopo l’episodio accaduto a luglio il presidente della Uno ha immediatamente avvisato la Parcheggi Italia, titolare del silo, perché provvedesse a rimuovere le siringhe e soprattutto potenziasse la sicurezza. Un appello caduto nel vuoto.
«Non mi hanno nemmeno risposto. Ora, dopo questo nuovo increscioso episodio provvederò a segnalare nuovamente questa situazione ai proprietari del parcheggio, sperando che questa volta rispondano alle richieste di sicurezza avanzate dai cittadini». Proprio loro, i cittadini infuriati, dovettero a luglio alzare la voce perché qualcuno intervenisse a rimuovere le siringe, che rimasero per giorni abbandonate per terra.
«Per ora queste persone usano gli spazi del parcheggio solo per drogarsi, ma chi ci assicura che domani non possano aggredire qualcuno per rubare i soldi per una dose – continua Longo -. I cittadini hanno pagato profumatamente questi posti auto, credo sia doveroso da parte del proprietario garantirne la sicurezza, mantenendo quelle assicurazioni che ha promesso al momento in cui ha firmato la stipula del contratto con l’amministrazione comunale per la gestione del parcheggio».
Sarah Valtolina