Monza – Apre la settimana della moda a Milano con un indotto di circa 27 milioni di Euro, oltre 9 mila imprese attive nelle produzione tessile, pelli e accessori fra Milano, Monza e Brianza, Varese e Como e un interscambio commerciale della Lombardia con il mondo pari a quasi 9 miliardi di Euro nei primi sei mesi dell’anno.
Ma si tratta di un valore ancor più importante se si considera l’apporto della moda per l’immagine e la riconoscibilità internazionale di Milano. Il 48,58% della conoscibilità di Milano nel mondo è data dalla moda, un fattore che pesa decisivamente se rapportato alla cerimonia dei Nobel per Stoccolma (27,63% di conoscibilità) o alla corrida per Madrid (20,24% di conoscibilità). Il valore del brand delle sfilate milanesi – approfondito nel libro “L’importanza di chiamarsi brand”, edito da Guerini e Associati – è stimato dall’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza in circa 150 miliardi di euro, di cui 111 miliardi per Milano, e in misura minore anche per altre realtà locali vicine, come Monza e Brianza, Como e Varese. E’ quanto emerge da elaborazioni e stime dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza. “In questo periodo storico – ha dichiarato Carlo Edoardo Valli, Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – occorre trasformare le difficoltà in opportunità, recuperando la qualità e la creatività di tante imprese manifatturiere del sistema Paese, a partire da quelle della moda e del design, simboli di riconoscibilità internazionale.”
L’indotto della settimana della moda La settimana della moda genera un indotto di 27 milioni di Euro distribuiti fra shopping (15,2%) alloggio (62,1%) ristorazione (15,2%) e trasporti (3,2%). Il 73,8% dell’indotto ricade sul territorio milanese, il 12,5% nel comasco, l’8,2% in Provincia di Varese e il 5,5% (pari a quasi un milione e mezzo) in Brianza.
Le imprese dell’abbigliamento e l’interscambio commerciale Sono oltre 9 mila le imprese attive nella produzione del tessile, confezione di abbigliamento e fabbricazione di articoli in pelle nelle quattro province lombarde, distribuite tra Milano (50,7%), Varese (24,4%), Como (15,1%) e Monza e Brianza (9,8%). E nei primi sei mesi dell’anno l’interscambio commerciale tra la Lombardia e il mondo di prodotti delle industrie tessili e dell’abbigliamento, pelli e accessori vale quasi 9 miliardi di Euro, circa la metà interessa Milano e Monza e Brianza (il 49,8% dell’interscambio lombardo), quasi 1 miliardo Como e 756 milioni di Euro Varese; il mercato di riferimento rimane l’Europa che assorbe il 62,0% dell’interscambio, cui segue l’Asia con il 27,1% dell’interscambio.