Monza: l’impegno della Curva Pieri per il San Gerardo e la città, l’ultimo atto

Un atto simbolico per tanti mesi di impegno per Monza e per la Brianza, a dimostrazione di quanto fatto dalla Curva Pieri del Brianteo durante i mesi di crisi del nuovo coronavirus.
Lo striscione della curva Pieri per il San Gerardo
Lo striscione della curva Pieri per il San Gerardo

«La nostra gente risponde presente»: per questo motivo si sono impegnati in prima persona durante i lunghi mesi di emergenza sanitaria. I ragazzi della curva Davide Pieri lo spiegano così, semplicemente, a una sola voce, in coro, all’ingresso del San Gerardo, pronti finalmente a rimuovere quello striscione che l’8 marzo, all’inizio del periodo più critico dell’emergenza sanitaria, aveva fatto la sua comparsa con l’intenzione di manifestare vicinanza e di ringraziare tutto il personale dell’ospedale impegnato a combattere Covid-19.

Dal gesto simbolico all’aiuto concreto: ha preso il via il 17 marzo l’attività volontaria dei tifosi del Monza, che fino agli inizi di giugno hanno consegnato pasti al personale sanitario in servizio al San Gerardo e all’ospedale di Vimercate, ai comitati di Monza e di Desio della Croce Rossa, agli ospiti del centro Mamma Rita e ad alcune persone impossibilitate a uscire di casa. «Siamo stati presenti ogni giorno con otto volontari – hanno spiegato – abbiamo consegnato seicento pasti al giorno, percorrendo complessivamente oltre settemila chilometri. Con noi anche Bran.Co.: a cucinare, invece, gli alpini e i ristoratori del gruppo Ri.Un.».

“In questo momento di difficoltà i nostri eroi siete voi. Forza San Gerardo”: nel pomeriggio di venerdì 24 luglio lo striscione è stato rimosso dalla cancellata e consegnato nelle mani del direttore generale della Asst di Monza Mario Alparone. Presto troverà una nuova collocazione all’interno del polo sanitario cittadino. «Quando l’ho visto, in quel periodo così terribile – ha commentato Alparone – mi sono commosso: la carica emotiva è stata così forte che ci ha dato la spinta giusta per affrontare la crisi, e superarla. Il sistema Monza ha funzionato bene, grazie alla collaborazione di tutti. Sono fortunato – ha concluso ringraziando la trentina di tifosi presenti – a dirigere questa struttura».

«Per me gli amici della curva erano da serie A già prima del coronavirus – ha aggiunto il sindaco Dario Allevi – Si sono dimostrati eccezionali: non vedo l’ora di tornare al Brianteo, abbiamo un obiettivo importante da raggiungere». A ringraziare i ragazzi per il loro impegno oltre all’assessore Martina Sassoli, anche Roberto Mazzo, membro del cda di AC Monza e Vincenzo Iacopino, supporter liaison officer della squadra e suo ex giocatore: anche la società presieduta da Paolo Berlusconi ha sostenuto con delle donazioni l’attività dell’ospedale.