Monza – Incendio a Monza con una colonna di fumo, alta e nera, visibile per ore da varie zone della Brianza e da Milano. L’incendio è scoppiato poco dopo le 17 di giovedì 20 settembre in via Michelino da Besozzo nelle vicinanze di via Buonarroti, verso il confine con Brugherio, in una zona di aziende e depositi. Le fiamme si sono sviluppate nel magazzino di una società importatrice di prodotti dalla Cina. Prodotti di svariati generi che, bruciando in maniera differente, hanno reso più lunghe le operazioni di spegnimento. Che si annunciano impegnative.
Controlli Arpa – In serata il Comune di Monza ha pubblicato una nota per fugare i dubbi sulla pericolosità del materiale bruciato: «La nube non è tossica, i controlli dell’aria effettuati dall’Arpa sono tranquillizzanti, non c’è presenza di gas tossici, nonostante la pesante nube nera. Sul posto il Comandante dei Vigili del Fuoco di Milano, il responsabile della Protezione civile monzese, tecnici dell’Arpa, oltre alle Forze dell’Ordine e a numerosi volontari della protezione civile».
La sindrome cinese – La nota non è riuscita a tranquillizzare proprio tutti. E su facebook, sulla pagina del Comune, in un amen si sono messi in fila una sessantina di commentatori.
“La plastica non è tossica ???????? che io sappia bruciando libera diossina”, ha scritto Germana Sommavilla. Che poi ha rincarato: “Tanto come al solito ci diranno quello che fa comodo a loro ma intanto la plastica che brucia è plastica per di più cinese che non sappiamo di che qualità sia per cui le emanazioni di diossina possono essere 4 5 volte superiori”. Per poi chiudere con un sospettoso: “Ok, ma se ne sentono tante troppe”.
“Solo il PVC bruciando, in certe condizioni, libera diossina…. Chi può sapere cosa ci fosse là dentro? Secondo me di tutto” ha scritto Daniela Previtali, “Ma è pieno di plastica,tutta roba cinese.come puo’ essere non tossica?” le ha fatto eco Natalia Makovets.
“Come mai tgcom e radio dicono invece che è tossico???” ha chiesto Elisa Vivarelli; “Ora, che siamo circondati da magazzini cinesi senza il minimo rispetto delle norme, direi che è cosa nota. Non sarebbe il caso di occuparsene prima che saltino in aria? Secondo me e’ gia’ una fortuna che capiti non frequentemente”, ha fatto notare Alessandro Sirtori.
Tutti contro i cinesi dunque. Il Comune di Monza ha risposto con due post: “Arpa conferma, dentro il capannone solo carta, cartone, legno. Qualche minima presenza di giocattoli di plastica, ma niente Pvc, che è il componente più pericoloso per i componenti chimici che può sviluppare. Per favore evitiamo allarmismi inutili e pericolosi”. E poi: “Certo che è meglio stare in casa con le finestre chiuse, ma questo è un consiglio che viene dato sempre, anche se non c’è pericolo di tossicità”.
La cronaca – Sul posto subito una quindicina di mezzi dei vigili del fuoco, compresi gli esperti del nucleo chimico-batteriologico per controllare l’eventuale presenza di sostanze tossiche, ambulanze e la polizia locale.
Due le persone lievemente intossicate: soccorse in codice giallo, sono state trasportate in ospedale a Monza per accertamenti. Le loro condizioni non desterebbero preoccupazioni.
Il traffico – Pesanti le ripercussioni sul traffico, subito rallentato oltre che dal rientro dei pendolari anche dai curiosi attirati dalla colonna di fumo. Per agevolare i soccorsi la via Buonarroti è stata chiusa (riapertura prevista per venerdì mattina), impedendo così l’accesso verso Brugherio. Sul viale delle Industrie, in prossimità della rotonda a fagiolo e nelle zone limitrofe si sono create lunghe code. Anche i bus che insistono su quel percorso sono stati deviati.
Una conferma era arrivata anche dalla Croce rossa di Monza, che nei minuti dei soccorsi suggeriva su facebook di evitare di dirigersi verso quella zona.