Monza, dà l’assalto alla farmaciavicino a casa: subito in manette

Avrebbe forse dovuto sforzarsi un po' e spostarsi quanto meno in un altro quartiere. Ma il 41enne B.L., di San Rocco, ha scelto di andare a rapinare la farmacia di zona. Scelta pagata cara, visto che pochi minuti dopo alla porta di casa si sono presentati polizia e carabinieri.
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Monza – Avrebbe forse dovuto sforzarsi un po’ di più e spostarsi quanto meno in un altro quartiere. Ma il 41enne B.L., pregiudicato di San Rocco, ha scelto di andare a rapinare la farmacia di zona. Scelta pagata cara, visto che pochi minuti dopo il colpo, davanti alla porta di casa, si sono presentati polizia e carabinieri in forze. L’uomo, noto alle forze dell’ordine, è stato accompagnato in commissariato con l’accusa di aver rapinato la farmacia di via D’Annunzio. Secondo le testimonianze rese agli agenti della volante, è lui l’uomo che, verso le sette e un quarto del pomeriggio di ieri, martedì, si è presentato nell’esercizio con il volto parzialmente coperto dal cappuccio alzato di una felpa e, con un coltello in mano, ha intimato al farmacista dietro al bancone di consegnargli il denaro. Allontanatosi con un bottino piuttosto cospicuo (circa un migliaio di euro) ha fatto perdere le sue tracce. Nel giro di pochi istanti, però, sono arrivate le volanti e un’auto della squadra investigativa della polizia, le pattuglie del Radiomobile dei carabinieri. Grazie alle testimonianze dei presenti, assieme alla circostanza che il bandito si era allontanato a piedi, le forze dell’ordine si sono messe sulle tracce del malvivente. Che è stato trovato a casa sua, in via Fiume, sempre nel rione San Rocco. Addosso aveva gli stessi vestiti utilizzati durante il colpo alla vicina farmacia di zona. Gli agenti hanno trovato anche il coltello, mentre dei soldi non c’era già più traccia. I guai per B.L. sembrano essere solo all’inizio. L’uomo, infatti, è sospettato di essere l’autore di un’altra rapina, ai danni dello stesso negozio, commessa però nel mese di febbraio. Martedì sera gli agenti lo hanno portato prima negli uffici del commissariato, poi alla casa circondariale in via Sanquirico, in attesa delle decisioni della magistratura. «L’arresto è stato possibile grazie alla collaborazione tra polizia e carabinieri, rivelatasi in questa occasione molto preziosa», tiene a sottolineare il dirigente del commissariato di viale Romagna, Francesco Scalise.
f. ber.