Monza – Se ne parla da quanto? Da settimane? Da mesi? Bene, ora siamo arrivati alla stretta finale. Il Monza, proprio in queste ore, starebbe ufficialmente cambiando proprietà. Negli ultimi giorni il susseguirsi di notizie si è fatto sempre più pressante: un puzzle di indiscrezioni che andava attentamente ricostruito, un puzzle che finalmente è pronto per essere incorniciato e appeso al muro.
Il punto – Se non si chiude entro venerdì l’unica alternativa rimasta alla società Ac Monza Brianza è la consegna dei libri in tribunale. Leggasi “Fallimento”. Ma i meglio informati parlano di negoziato ormai giunto positivamente alle battute finali. Manca giusto la firma o magari manca giusto la conferma di una firma che, a tutti gli effetti, potrebbe già essere arrivata. E venerdì, per quanto riguarda l’ufficializzazione del passaggio di prorpietà, sarà il giorno topico. Il nuovo acquirente sarebbe un uomo d’affari europeo, anglofono, con interessi economici in Brasile e soprattutto con un forte interesse a mettersi in affari con Clarence Seedorf.
L’identikit – Aspettatevi un omone. Magari non sarà il salvatore della patria, ma sarà sicuramente un pezzo grosso. E si parla soprattutto di stazza, alla Bud Spencer, alla giocatore di basket Nba. La sua presenza infatti non è passata inosservata a Monzello. Una presenza che, peraltro, non voleva passare inosservata, vista la Ferrari (probabilmente presa a noleggio, si dice in un autosalone di Tolone) con la quale si era presentato nei giorni scorsi ai campi d’allenamento del Monza, in quella che è considerata da più parti la base, il vero fulcro dell’attività della centenaria società. Insomma, non aveva certo paura di essere notato. Sintomo di sicurezza, di serietà della trattativa. Nulla da nascondere.
Seedorf addio? – Giancarlo Besana ha parlato, sul Cittadino in edicola giovedì 4, di “inappropriato brindisi alla caduta del tiranno” e gli ultimi sviluppi sembrano dargli ragione. Il campione olandese, da più parti criticato nonostante fino ad oggi ci abbia sempre messo il grano, dovrebbe rimanere in società, mantenendo almeno un 15, forse 20%, delle quote. Una porzione non particolarmente significativa dal punto di vista economico, ma sicuramente esplicativa dell’attaccamento che il giocatore ha maturato nei confronti del Monza. Insomma, non se ne andrà; al contrario di Jan Lagendijk, il socio e amico armatore, che invece ha confermato il suo ormai prossimo disimpegno.
Manca poco – Ora è tutto nelle mani di Deborah Martin, l’agente incaricato dalla proprietà per la cessione della società. L’avvocatessa ha lavorato su più fronti per chiudere positivamente la vicenda e nelle ultime settimane non ha nascosto un certo attaccamento alla società. Se andrà in porto, come sembrerebbe, sarà lei a dare l’annuncio. E saranno suoi i meriti ed una lauta percentuale. Non è da escludersi che possa essere proprio lei l’incaricata di Seedorf per la gestione delle residue quote.
Il futuro – L’amministratore delegato Maurizio Carlo Prada, che al momento si trova nelle difficile posizione di ratificare una trattativa importante, tenere buoni i soci ed evitare un fallimento, è pure al lavoro per recuperare qualcuno dei punti di penalizzazione arrivati in estate. Con la derubricazione delle accuse di illecito sportivo per Iacopino e Fiuzzi la penalizzazione non regge più. I quattro punti in meno non saranno recuperati in automatico ed il ricorso andava presentato subito, in estate, ma sarebbe costato 10mila euro, troppo per le malandate casse della società. C’è ancora la possibilità di ricorrere, ma i tempi si dilatano e si rischia di arrivare troppo tardi, dopo la fine del campionato. La parola d’ordine è diventata: tempestività. Prada solleciterà i tribunali perché si faccia in fretta. Se il Monza dovesse recuperare qualche punto, potrebbe persino lottare per la promozione diretta. Insomma, un bel regalo insperato e inaspettato.
Il centenario – Quando il pezzo grosso è venuto a conoscenza della ricorrenza del centenario e dei 20mila euro che mancano per pubblicare libro e cd della gloriosa storia del Monza, ha immediatamente assicurato che questa sarà la prima cosa da fare. La storia non si dimentica. Ci sarebbero anche da saldare gli stipendi, visto che il 15 aprile scade la rata. Ancora non si può sapere chi verserà gli emolumenti, se la nuova proprietà o il vecchio Seedorf con un ultimo compassionevole gesto d’amore per il Monza. L’identikit non è perfetto, ma ci manca giusto un nome. Il nome del pezzo grosso.
Diego Marturano