Monza – La bolla di caldo che interessa da qualche giorno l’Italia sta per attenuarsi. «La fase estiva che sta interessando le nostre regioni, specie quelle centro settentrionali, lascerà presto spazio ad un tempo in linea con la stagione.» A dirlo Francesco Nucera, meteorologo del portale 3bmeteo.com: «L’alta pressione subirà una temporanea flessione per l’arrivo di una perturbazione dal Nord Europa.» In particolare, attesi per domani, venerdì, forti temporali al Nord: «Dai settori alpini e prealpini si propagheranno verso le pianure, risultando anche forti su Lombardia, Veneto e Friuli. Non si escludono anche grandine e colpi di vento» dice Nucera.
Un peggiormanento intenso ma veloce: già in serata schiarite sul Nordovest per l’arrivo di aria più secca. Le temperature caleranno anche anche di 8-10°C. Sabato e domenica il tempo tornerà a migliorare. L’esperto di 3bmeteo spiega anche da cosa siano determinati il caldo e l’assenza di piogge di questa primavera: «Colpa dell’alta pressione – dice – E’ dalla fine dell’inverno che stiamo assistendo con una maggior frequenza all’invadenza della fascia di alte pressioni sub tropicali verso il Mediterraneo, regimi di persistenza che possono degenerare in vere e proprie anomalie climatiche. Le piogge, che di norma in primavera dovrebbero essere la normalità, sembrano essere diventate l’eccezione. Di contro piove di più al sud e sulle Isole».
I dati parlano chiaro: registrato un deficit di piogge del 75% al Nord e temperature anche superiori di 10-12°C rispetto alle medie. «L’8 Aprile ad esempio a Milano si sono raggiunti i 32°C. Analoghe situazioni nel 2007 e agli inizi degli anni 90 – aggiunge Nucera – Colpa dell’uomo? Non è detto, il clima è sempre cambiato nella storia, alternando periodi freddi e piovosi a quelli caldi e secchi; anche se le variazioni che si sono registrate negli ultimi 50 anni risultano essere più accentuate.”
E a giugno, cosa ci attende? «Secondo le nostre elaborazioni le influenze del tempo sull’Italia sarebbero dettate più dall’anticiclone delle Azzorre o Euro Atlantico che da quello africano. In tal contesto potremmo avere un clima meno caldo e con qualche fenomeno relegato su Adriatiche, zone interne e meridione. Al Nord invece le anomalie pluviometriche continuerebbero ad essere negative, specie al Nord Ovest e con valori termicamente sopra media. Ma si tratta di una linea di tendenza che andrebbe presa con le dovute cautele.»