Meda – «Sono molto felice perché quest’anno siamo riusciti a coinvolgere anche gli esercizi commerciali e i bar». Così aveva esordito settimana scorsa l’assessore alla Cultura Luca Santambrogio, parlando di Meda Estate 2011. La kermesse tutta medese – oltre ad una serie di iniziative tutta da scoprire man mano che la bella stagione avanzerà – ha come protagonisti proprio alcuni esercizi commerciali e il Jolly Pub di via Aimo e Vermondo ha deciso di esserlo in una maniera molto originale: ogni volta che un cliente chiederà un caffè, i soldi non finiranno nella cassa del bar, bensì in un salvadanaio sigillato.
A settembre, il salvadanaio verrà aperto e il contenuto finirà tutto alla causa del Santuario di piazza Vittorio Veneto che di recente ha iniziato la sua restaurazione tanto desiderata e voluta dall’attuale parroco don Gaudenzio Corno. «Avevo voglia di fare qualcosa per Meda – spiega Carlo Tobia, proprietario e gestore del pub di via Santi Aimo e Vermondo -. E quando parlo di Meda, intendo dire la mia comunità e la mia città. Ci sono tante iniziative che si possono fare nel mondo, ma volevo che il mio gesto avesse un carattere del tutto locale. Ho saputo che la parrocchia aveva questa necessità e così eccoci qui. Abbiamo posizionato vicino alla cassa un contenitore che io, per una questione di correttezza, non aprirò fino a settembre. Ogni volta che qualcuno mi chiede un caffè, io lo invito a non pagare il corrispettivo a me, bensì a fare un’offerta per il Santuario».
Ai primi di settembre, si saprà quanto sono generosi i bevitori di caffè del Jolly Pub. Il gesto è nobile di per sé, ma Carlo Tobia non vuole certo fermarsi qui: «Durante Meda Estate organizzo due concerti rock – dice ancora – nella strada del mio locale. Due gruppi musicali suoneranno dal vivo il 21 giugno e il 12 luglio e questa sarà una buona occasione per far da volano all’iniziativa». Ma quanto sarà già entrato nel salvadanaio all’inizio di giugno? «Sinceramente non lo so – dice Tobia – ma qualche euro al giorno sta entrando. L’altro giorno, è entrata una signora anziana e il mio pub solitamente non è frequentato da questo genere di clientela. Ma ha saputo della nostra iniziativa e ha bevuto il caffè volentieri, devolvendo una moneta alla causa del Santuario».
Il Jolly Pub non vuole però fermarsi qui: «Quest’idea del caffè – conclude – mi sta iniziando a piacere molto: e in futuro potremo anche pensare di tenerla ferma per altre cause, come un parco, un giardinetto, ma anche una famiglia bisognosa o qualsiasi altra necessità che il comune e la comunità avranno». Per ora, i medesi sono invitati a bere un caffè alla salute del Santuario.
Elena Sandrè