Meda, Pirellone con i sindacatiCassina, perché vai in Romania?

Incontro in Regione Lombardia tra i rappresentanti dei lavoratori della Cassina di Meda e i vertici del governo regionale. L'assessore all'Industria e all'artigianato Gibelli ha duramente criticato la decisione del gruppo Poltrona Frau di delocalizzare in Romania.
Niente Romania per la CassinaA pagare il conto sarà l’indotto

Meda – Il vice presidente della Regione Lombardia Andrea Gibelli e l’assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni hanno incontrato i sindacati per discutere la delicata situazione dell’azienda Cassina. «La Cassina rappresenta un caso anomalo, perché, a differenza di altre imprese in crisi, su cui Regione Lombardia si è trovata ad intervenire, è assolutamente sana e ha chiuso il 2010 in positivo» ha detto Gibelli, che è anche assessore all’Industria e Artigianato, a margine dell’incontro con i sindacati, che ha messo a tema lo stato dell’azienda brianzola di Meda, appartenente al gruppo Poltrona Frau Group, per la quale si prospetta una possibile delocalizzazione di alcune importanti fasi di lavorazione, con destinazione Romania. «Non riesco proprio a capire – ha continuato Gibelli – le motivazioni per le quali l’amministrazione del gruppo Frau sta decidendo di delocalizzare in Romania, dove si può trovare un vantaggio solo di carattere finanziario, ma che è Paese in cui non esiste un capitale umano nemmeno minimamente paragonabile a quello presente in Lombardia, capace infatti di realizzare prodotti unici nel mondo». «Lo spostamento in Romania è una scelta infelice – ha proseguito il vice presidente -, su cui mi auguro che l’amministrazione del gruppo Frau si ricreda, perché all’eventuale vantaggio finanziario corrisponderebbe una ben più grave perdita in termini di capitale umano. I lavoratori lombardi, con le loro capacità e competenze, sono un fattore decisivo per la realizzazione di prodotti di elevatissima qualità». «Invito tutti a una riflessione più approfondita – ha concluso Gibelli – e spero che il presidente Montezemolo, azionista di maggioranza del gruppo Frau, che ha sempre fatto del ‘Made in Italy’ un punto fermo della sua azione imprenditoriale, tuteli un’azienda sana come la Cassina, a cui la delocalizzazione in Romania farebbe certamente più male che bene».