Materiale pedopornografico sul pcdi casa: allenatore di Meda in cella

E' stato arrestato con l'accusa di pornografia minorile per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico. Ma la sua posizione è ancora più delicata: è infatti istruttore di ginnastica maschile agonistica e pre-agonistica a Meda.
Materiale pedopornografico sul pcdi casa: allenatore di Meda in cella

Meda – E’ stato arrestato con l’accusa di pornografia minorile per detenzione e diffusione di materiale pedopornografico con l’aggravante dell’ingente quantità. Ma la sua posizione è ancora più delicata per via del fatto che lavora in stretto contatto con minori: è infatti istruttore di ginnastica maschile agonistica e pre-agonistica (fino al 2009 a Meda, negli anni successivi a Lissone e a Seveso) nonché direttore tecnico della Scev, sempre di Meda. I carabinieri dell’aliquota operativa della Compagnia dei carabinieri di Como, in collaborazione con i colleghi della stazione cittadina, hanno tratto in arresto (su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del Tribunale di Milano) Luca Schiratti, 33 anni, thailandese residente a Meda. I militari hanno inoltre denunciato per il medesimo reato M.R., 38 anni , residente in provincia di Lecco, ed E.S., 25enne di Albese con Cassano (Como). Anche M.R. svolge un’attività a stretto contatto con i minori: è infatti allenatore di alcune squadre di basket giovanili di Lecco e provincia.

E’ questa l’ultima tranche di un’articolata indagine iniziata nel mese di aprile dello scorso anno: era già stato arrestato per pornografia minorile e per tentata violenza sessuale il 50enne Enrico Marelli, presidente dell’associazione Basket Senna (di Senna Comasco), e denunciato C. S., 27enne di Bergamo. L’inchiesta era scaturita dalla denuncia-querela della madre di un ragazzino residente a Parè (Como), che aveva intrattenuto numerosi contatti a scopo sessuale via Internet (attraverso il programma Messanger di Windows) con maggiorenni, in particolare con un uomo poi identificato in Enrico Marelli. Gli investigatori, sostituendosi al ragazzino in chat, erano riusciti a combinare un incontro con l’uomo, che era quindi stato arrestato. Una successiva perquisizione domiciliare aveva consentito ai carabinieri di scovare materiale informatico (computer e memorie esterne) posto sotto sequestro per accertamenti. Parallelamente, l’analisi del cellulare del ragazzino di Parè aveva permesso di risalire anche a numerosi contatti via sms con un altro maggiorenne, il 27enne di Bergamo: questi aveva tentato di organizzare degli incontri sessuali con il minore senza però riuscirci e pertanto era stato solo denunciato a piede libero e sottoposto a perquisizione domiciliare, con sequestro di computer e materiale informatico. L’analisi dei supporti informatici ha permesso di risalire ai nominativi delle persone che avevano ricevuto le immagini pedopornografiche inviate dagli indagati.

In particolare, si è scoperto che Marelli aveva scambiato materiale pedopornografico con Schiratti, M.R., E. S.. Successive perquisizioni nelle abitazioni dei tre uomini hanno portato alla scoperta di materiale pedopornografico (alcune delle fotografie trovate sarebbero state scattate dai tre uomini), in quantità così ingente per Luca Schiratti tale da determinare la misura restrittiva della libertà personale. In tutti e tre i casi, comunque, non sono stati commessi abusi fisici su minori.
Antonella Crippa