Macherio, il sindaco Porta:Redaelli politica da pollaio

Lettera sfogo, Lega non perdonaIl sindaco Porta espulso dal partito

Macherio E’ invitato in diverse trasmissioni televisive a parlare del caos Lega. Ma Giancarlo Porta, primo cittadino di Macherio balzato agli onori delle cronache dopo il suo sfogo al <Corriere della Sera>, se la prende soprattutto con l’opposizione di <Progetto Macherio – per Bareggia> e con il suo capogruppo Mariarosa Redaelli che di recente lo ha qualificato un leghista <al quale non è riuscita una scalata>.

Parole che hanno mandato su tutte le furie Porta. <Mi dà più fastidio dei leghisti che mi sono contro – sbotta – Redaelli ha perso un’altra occasione per stare zitta, è una persona viscida. Col suo intervento mezzo stampa (riportato sullo scorso numero del settimanale, ndg) ha banalizzato un mio problema interiore: dice che non mi sarebbe riuscita una scalata? Io oggi sono sindaco del mio paese e se questa non è una scalata non so a cosa potrei ambire di più.

Non so a cosa faccia riferimento il capogruppo di opposizione, ma evidentemente mi versa addosso sue repressioni. Io non ho mai parlato dell’opposizione di Macherio o di Redaelli, io ho parlato della mia Lega e mi deve spiegare lei cosa c’entra?>.

Nessuna scalata, dunque. <Sono al mio posto, e prima ho occupato un incarico di prestigio a Gelsia Calore da cui mi sono dimesso consapevole della mia scelta- aggiunge il sindaco – Lei che è così tanto brava, ma io la reputo una politica da pollaio, non è stata premiata dai macheriesi e forse questo le dà ancora fastidio. Pur facendo autocritica, non capisco dove vuole arrivare il capogruppo di opposizione. Il mio trascorso politico è noto, sono stato all’opposizione sino al 2008, ho lavorato in Gelsia a Seregno, e ora sono sindaco>.

Circa i comportamenti tenuti in occasione del comizio di Borghezio, Porta rivendica la sua posizione già più volte espressa. <Presi più volte le distanze dall’europarlamentare della Lega, invitato da Lissone,e per quel mio gesto fui ripreso dal direttivo provinciale – afferma – Redaelli non ha memoria o finge, secondo me è mossa da frustrazioni interiori perché ci sono onorevoli del Pd che la gettano in ombra>.

Sugli incarichi passati citati dal capogruppo di opposizione, Porta sottolinea risultati di lavoro. <Quando entrai in Gelsia Calore la società fatturava 4 milioni e mezzo e me ne sono andato dopo 34 mesi con un fatturato che superava i 10 milioni di euro. Avrò fatto qualcosa di buono? Ma ho rinunciato all’incarico per fare il sindaco. Non sono uno da scalata, chi lo dice mi offende e Redaelli ha dimostrato un’altra volta di non valere nulla in politica>.
Elisabetta Pioltelli