Lesmo – Il Pdl “ufficiale” va all’attacco del neonato Popolo di Lesmo. Il simbolo della lista civica appena nata di matrice azzurra assomiglia troppo a quello del partito berlusconiano e questo fatto non è certo piaciuto ai pidiellini. Tanto è vero che il coordinatore provinciale Paolo Romani e l’assessore al Bilancio di Lesmo Carlo Colombo hanno firmato un esposto presentato martedì mattina alla commissione elettorale circondariale di Vimercate. «Noi abbiamo ravvisato che quel simbolo è ingannevole per l’elettorato – ha dichiarato Colombo – quindi chiediamo alla commissione di pronunciarsi in merito per l’eventuale ritiro o modifica dello stesso».
Infatti sia la scritta, lo sfondo azzurro e il tricolore in basso del Popolo di Lesmo riconduce allo stemma del Popolo delle Libertà come hanno descritto i pidiellini nella loro lettera. «Ripamonti non ha nessuna delega dal nostro partito – ha proseguito il coordinatore azzurro – Forza Lesmo è sostenuta dall’onorevole Romani, dai vertici del movimento e abbiamo avuto anche la benedizione del presidente Silvio Berlusconi».
Queste sono le prime scaramucce di una campagna elettorale, che vede una corsa a tre per governare Lesmo. La Lega Nord e Forza Lesmo lista civica del Pdl che non presenterà il suo simbolo di partito sostengono l’assessore alle Politiche Sociali Paola Gregato per lo scranno di primo cittadino . Sul fronte opposto la lista civica Lesmo Amica candida a sindaco Roberto Antonioli. Mentre per la candidatura a primo cittadino dell’assessore all’Urbanistica Luigino Ripamonti si è formata una coalizione a tre composta da Lesmo da Vivere, Udc e il Popolo di Lesmo.